Il romanico-pisano rappresenta il livello più alto che l’arte romanica raggiunse a Pisa nei secoli XI-XII e che si sviluppò in Toscana, ma anche in Corsica e Sardegna, isole influenzate politicamente dalla città, allora potente repubblica marinara. Qui vi proponiamo un itinerario alla scoperta delle chiese dello stile romanico pisano in città.
Piazza dei Miracoli

©Luciano Mortula-LGM – adobestock
L’itinerario non può che partire da Piazza dei Miracoli, dove il romanico-pisano si manifesta in tutto il suo splendore.
Qui troviamo autentici capolavori come la Cattedrale, il Battistero e il Camposanto Monumentale. La disposizione degli edifici ha un significato astrologico, quella della costellazione dell’Ariete, e un significato religioso, ossia il ciclo della vita umana dalla nascita alla morte.
Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria
In Piazza Martiri della Libertà (che i pisani chiamano Piazza Santa Caterina) troviamo la Scuola Superiore di S.Anna e la Chiesa di Santa Caterina di Alessandria, che conserva straordinarie opere d’arte, tra cui il sepolcro del vescovo Simone Saltarelli, realizzato da Nino Pisano, una pala raffigurante la Gloria di San Tommaso d’Aquino, opera di Francesco Traini, e un’antica cattedra dalla quale la tradizione vuole che il santo abbia tenuto prediche e lezioni.
Chiesa di San Sisto in Cortevecchia
Tornando verso Piazza dei Cavalieri, sede della prestigiosa Scuola Normale Superiore, c’è la Chiesa di San Sisto, sulla cui facciata in stile romanico sono tuttora visibili bacini ceramici. Qui la Repubblica Marinara era solita festeggiare, il 6 agosto, le vittorie militari. Destino volle però che nella stessa data del 1284 si combattè la battaglia della Meloria che segnò la definitiva sconfitta contro la rivale Genova e il conseguente declino di Pisa.
Chiesa di San Nicola
In direzione dei lungarni si trova la Chiesa di San Nicola, caratterizzata da uno dei tre campanili pendenti di Pisa (insieme alla Torre e a quello della Chiesa di San Michele degli Scalzi). L’interno mostra una elegante scala elicoidale marmorea aperta da un colonnato di capitelli classicheggianti.
- Chiesa di Santa Caterina
- San Nicola – Andreaphoto – adobestock.com
- San Sisto in Cortevecchia – Andreaphoto – adobestock
Chiesa di San Michele in Borgo
Nella più antica strada di Pisa, Borgo Largo, spicca la Chiesa di San Michele in Borgo: la parte inferiore della facciata è segnata da scritte che si riferiscono a un’elezione del Rettore dell’Università del XVII secolo. Scavi archeologici hanno portato alla luce un’antica strada in mattoni, le strutture del monastero di fine sec. XIII e alcuni silos per conservare il grano.
Chiesa di San Pietro in Vinculis
Nella vicina Piazza Cairoli (che i Pisani chiamano “della Berlina” perché vi erano esposti al pubblico disprezzo coloro che si macchiavano di reati) si trova la Chiesa di San Pietro a Vinculis, o di San Pierino, che vanta una splendida cripta alla quale si accede dall’interno, tramite una scalinata.
Si sviluppa su quattro navate con volte a crociera in parte arricchite da affreschi del Trecento. La cripta era anticamente utilizzata come cimitero, tanto che su alcune colonne si leggono ancora i nomi dei sepolti.
Qui sono custodite due pagine delle Pandette Pisane, il primo testo sulla storia del diritto, trafugato dai Fiorentini e attualmente esposto alla Biblioteca Laurenziana.
Chiesa di San Michele degli Scalzi
Ci aspetta il tratto più lungo, che dai lungarni passa dal Viale delle Piagge, il principale polmone verde urbano, per arrivare alla Chiesa di San Michele degli Scalzi, caratterizzata dal terzo campanile pendente. La pendenza è stata causata del cedimento del suolo sul lato verso l’Arno. La chiesa fu costruita in zona extraurbana a fine XII secolo da monaci pugliesi e possiede una pianta basilicale a tre navate. Per la sua bellezza e atmosfera intima, è location di matrimoni.
- San Michele Scalzi – anamejia18 – adobestock.com
- San Pietro in Vinculis- ©Giuseppe F. Pagano
- Chiesa di Santa Maria della Spina – @Guglielmo Giambartolomei
Chiesa del Santo Sepolcro
Tornando sui lungarni, si passa dalla parte a sud dell’Arno, quella che durante il Gioco del Ponte l’ultimo sabato di giugno si chiama Mezzogiorno (la parte a nord si chiama invece Tramontana).
Se avete bambini al seguito potete fare una pausa nel Giardino Scotto dove c’è un’area attrezzata per i giochi. Dopo il Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi si arriva alla Chiesa del Santo Sepolcro, sede degli Ospitalieri di S. Giovanni (ordine cavalleresco nato a Gerusalemme per assistere i pellegrini). È un edificio a pianta ottagonale, che ricorda gli edifici in Terrasanta. La ricorrenza del numero 8 ha fatto pensare a influenze esoteriche collegate all’Ordine dei Templari.
Chiesa di Santa Maria della Spina
Oltrepassato il Ponte di Mezzo e Palazzo Blu, sede delle più importanti mostre espositive cittadine, eccoci alla Chiesa di Santa Maria della Spina in stile romanico e gotico, l’unica che sorge dalla parte del fiume. Per questo in passato ha subito notevoli danni a causa delle piene dell’Arno, finché nel 1871 fu smontata pezzo per pezzo e ricostruita più rialzata. Deve il suo nome al fatto che dal 1333 vi era conservata una delle spine della corona di Cristo (ora nella chiesa di Santa Chiara, in Via Roma).
Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno

Chiesa San paolo a Ripa d’Arno
Ultima tappa di questo lungo ma interessante itinerario è la Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno, conosciuto anche come il Vecchio Duomo in quanto rappresentò per i Pisani la chiesa principale in attesa della fine della costruzione della Cattedrale in Piazza dei Miracoli.
Si tratta di un edificio di aspetto imponente, con uno schema simile alla stessa Cattedrale, su tre piani di logge su colonne con capitelli, archi ciechi, losanghe, figure umane e mostri.
Sulla riva opposta del fiume, osserviamo la Torre Guelfa e gli Arsenali Medicei, sede del nuovo Museo delle Navi Antiche di Pisa.
PROPOSTE/OFFERTE:
Visita guidata al quartiere di Sant’Antonio
Visita guidata al quartiere di San Francesco
City Grand Tour
Food tour nel centro storico di Pisa
Walking tour centro storico e Piazza dei Miracoli
Saura Argenziano, guida turistica autorizzata
Da sapere:
Le principali caratteristiche del romanico-pisano sono qiuelle di rievocare l’architettura delle prime basiliche cristiane di Roma e di richiamare elementi dell’architettura romana e bizantina, dando vita a nuove e armoniose composizioni caratterizzate da colonnati in marmo o granito, capitelli a motivi vegetali, archi e losanghe, grandi absidi. Le pareti e gli altri elementi strutturali sono realizzati utilizzando pietre locali, come il tufo, il Verrucano e i marmi bianchi e grigi estratti dai Monti Pisani.
