Il cimitero della Cattedrale di Pisa – iniziato nel 1277 da Giovanni di Simone – è l’ultimo degli edifici monumentali in Piazza dei Miracoli. Si chiama Campo Santo perché qui sarebbe stata portata la Terra santa del Golgota dalle navi pisane di ritorno dalla vittoriosa Terza Crociata.
La struttura
L’esterno è in marmo bianco, con 43 archi ciechi e due porte di ingresso. L’accesso principale è quello decorato da un elegante tabernacolo gotico sopra il portale. L’interno mostra il suggestivo chiostro con arcate a sesto acuto decorate.
Nei corridoi si trovano numerosi sarcofagi romani utilizzati per le sepolture delle persone importanti. Qui sono esposti alcuni anelli della catena di Porto Pisano che dopo la sconfitta della Meloria (1284) fu spezzata in segno di scherno e portata a Genova, che la restituì a Pisa dopo l’Unità d’Italia.
Il ciclo di affreschi
A inizio Trecento le pareti interne si animarono del meraviglioso ciclo di affreschi sul tema della Vita e della Morte, opera di Bonamico Buffalmacco che mise in scena le prediche del frate domenicano Cavalca e le spaventose visioni della Commedia di Dante (nel Trionfo della Morte e nel Giudizio Universale).
Curioso notare che Buffalmacco era il protagonista di novelle del Boccaccio, l’amico di Calandrino. Il ciclo procede con le Storie dei Santi Pisani a cui lavorò anche Spinello Aretino e con Storie dell’Antico Testamento, iniziate da Taddeo Gaddi e concluse da Benozzo Gozzoli.
Il ciclo pittorico fu gravemente danneggiato nell’agosto 1944 da un proiettile di artiglieria che colpì il tetto in piombo del Camposanto, provocandone la fusione e la conseguente colatura lungo le pareti affrescate.
Durante il distacco degli affreschi danneggiati dalle pareti furono riportati alla luce i disegni preparatori originali (sinopie) delle opere. Restituite alla loro bellezza le sinopie costituiscono un eccezionale documento storico-artistico custodito nel vicino Museo delle Sinopie. Il Trionfo della Morte, l’affresco più importante e meglio conservato è stato ricollocato nella sua posizione originale dopo un lungo restauro.
📍 Piazza del Duomo, 17
Pisa
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Da sapere:
L’ampia struttura a pianta rettangolare del Camposanto nacque per creare uno spazio adeguato a raccogliere i sarcofagi romani intorno alla Cattedrale. Era la sepoltura destinata alle più importanti famiglie cittadine. Si può pertanto definirlo come il “Pantheon” della élite pisana.
Il Camposanto conserva la “lampada di Galileo”, la cui osservazione dette allo scienziato pisano lo spunto per la teoria sull’isocronismo del pendolo, nonché la statua di Leonardo Fibonacci, o Leonardo Pisano, che introdusse nel mondo occidentale il sistema di numerazione arabo, ed è famoso per la serie matematica per la quale “ogni numero è il risultato dei due numeri precedenti”