Nel panorama italiano la Toscana è forse la regione che gode della maggiore riconoscibilità come luogo a misura d’uomo, legato da un filo che unisce storia, tradizione e saper fare. Un filo che possiamo sintetizzare nell’idea di stile di vita toscano, in grado di coniugare innovazione nel segno della tradizione.
Questo itinerario dedicato al saper fare, all’artigianato ma anche alla civiltà del mondo contadino, vuole valorizzare non una singola produzione o un singolo settore, ma un territorio che si è sviluppato nei secoli grazie alle sue molteplici risorse, accrescendo anche la qualità dell’offerta turistica.
RIGOLI e PUGNANO (SAN GIULIANO TERME)
L’itinerario inizia ai piedi del Monte Pisano, vicino a San Giuliano Terme, località termale e luogo di villeggiatura fin dai tempi dei Granduchi di Toscana. A Rigoli, non distante dalla pieve romanica di San Marco si trova il Museo Radico che attraverso l’esposizione tematica di strumenti e oggetti da lavoro dei secoli scorsi, racconta le radici contadine di una intera comunità. Organizzato in sezioni tematiche, pone l’attenzione sul lavoro necessario a produrre il cibo e a proteggere la terra che lo genera.
A Pugnano, invece, dentro la settecentesca Villa Roncioni è allestita la vasta collezione della Fondazione Cerratelli circa 30.000 costumi storici di scena, patrimonio ultracentenario della omonima sartoria fiorentina che ha vestito cantanti d’opera e grandi attrici, e di cui è stato Presidente Franco Zeffirelli. Costumi che hanno fatto il giro del mondo, dei teatri più prestigiosi e delle produzioni cinematografiche più importanti. La collezione, che rappresenta un esempio di manifattura artigianale di altissimo livello, è visitabile su appuntamento.
CALCINAIA
Un’attività artigianale legata a Pisa Repubblica Marinara e forse anche agli Etruschi è quella della ceramica. Tradizione che, con stagioni più o meno fortunate, si era radicata in alcuni centri che avevano sviluppato un loro stile e una loro identità espressiva. Uno di questi è Calcinaia, dove si trova un Museo della ceramica nei locali di una vecchia officina della famiglia di ceramisti Coccapani. Sono presenti reperti che testimoniano la storia della ceramica locale attraverso le produzioni, gli ambienti artigianali, le fornaci recuperate e gli attrezzi del mestiere, i trasporti che avvenivano via terra o via acqua. A questo ultimo genere appartenevamo i navicellai che, alla guida della loro barca (detta “navicello”) trasportavano lungo l’Arno merci di vario tipo: dai generi alimentari, alla legna, ai laterizi. Il navicello aveva una forma piatta ed era un’imbarcazione di piccole dimensioni e dalle sponde arrotondate, in grado di trasportare carichi fino a un massimo di 25 tonnellate.
LA ROTTA (PONTEDERA)
Altra attività della tradizione artigianale era la produzione di laterizi, sviluppata soprattutto vicino a Pontedera. Nel paese di La Rotta si trova il Museo dei Mattonai dell’ex Fornace Hoffmann (1872). Il suo rapido affermarsi era collegato alla disponibilità della materia prima ricavata fin dal Medieovo dai depositi di sabbie argillose dei fiumi Arno ed Era. Un dato storico: nel 1840 La Rotta contava ben 14 fornaci. Il piccolo museo offre visite guidate su appuntamento, con dimostrazione della lavorazione dei mattoni e vendita dei “fischi e campanelle” in terracotta realizzati durante la fiera che da oltre cento anni si svolge a settembre.
MONTEFOSCOLI (PALAIA)
Ci spostiamo in Valdera per la seconda tappa, Il Museo della Civiltà Contadina ha sede a Montefoscoli in una casa medievale della famiglia Vaccà Berlinghieri (la stessa del tempio di Minerva Medica) poi convertita in fattoria. La visita è una immersione conoscitiva ed emozionale nel mondo della civiltà contadina. I sotterranei sono stati adibiti alla ricostruzione di ambienti del mondo rurale (frantoio, cantina, granaio), mentre nell’ingresso sono esposti aratri e altri attrezzi per lavorare i campi, affilare gli arnesi, ferrare gli animali. A luglio, si svolge la “Festa della Civiltà Contadina” con ’esposizione di antichi mestieri, di armi antiche e moderne e di prodotti artigianali.
USIGLIANO di LARI
Andiamo adesso nelle Colline Pisane, nel paese di Usigliano. Il Museo delle attività agricole ospitato nei locali della Vecchia Fattoria Castelli, si articola in vari spazi: l’ingresso alla cantina con vari attrezzi e macchinari agricoli (carri, trebbia, erpici), la cantina grande dove sono esposti vari oggetti legati alla lavorazione del vino, infine il coppaio che ospita attrezzi e schede informative sulla lavorazione delle olive. Curiosamente è presente una sezione dedicata ai “Presepi contadini” che raccoglie presepi da tutto il mondo e soprattutto dalla Toscana.
Non dimenticate inoltre di fare una sosta a Lari per una passeggiata nel borgo che vi sorprenderà per le sue botteghe tipiche con prodotti artigianali di qualità e per una visita al Castello dei Vicari, soprattutto se avete bambini al seguito.