La Terra nuova di Santa Croce sull’Arno nasce nel 1253, sotto la regìa di Lucca, circondata da un ‘rettangolo’ di mura con due porte e due torri: Porta Fiorentina e Porta Pisana. Tra le attrazioni, si segnalano la Chiesa di Santa Cristiana, edificata su un preesistente oratorio del Duecento, e la Collegiata di San Lorenzo, che conserva una scultura lignea trecentesca realizzata sul modello del Volto Santo di Lucca.
Le concerie
Un importante sviluppo, abitativo ed economico si ebbe solo nel Settecento, ma soprattutto nel secolo successivo, grazie alla nascita delle prime concerie per la lavorazione del cuoio. Oggi Santa Croce sull’Arno è il principale centro del Distretto conciario di Santa Croce, l’unico la cui specializzazione costituisce di fatto l’intera filiera produttiva della pelle: dalla concia della pelle al prodotto finito, calzatura o pelletteria.
Cultura e Carnevale
La cittadina presenta una vivace attività culturale: a Villa Pacchiani ha sede il Centro di Attività Espressive, polo espositivo d’arte contemporanea. Il Teatro Verdi, piccolo teatro all’italiana di fine Ottocento, si caratterizza per produzioni rivolte ai giovani e per un ricco programma di prosa.
Non tutti sanno poi che a Santa Croce si svolge un Carnevale d’autore tra i più sentiti della Toscana, con costumi che sono vere e proprie opere d’arte.
L’Amaretto di Santa Croce
L’amaretto di Santa Croce nasce alla fine dell’Ottocento nel Monastero Agostiniano di Santa Cristiana, dove le novizie entravano con una dote di mandorle, forse perché la casa madre di questo monastero si trovava nel Ducato di Parma, dove si lavorava la mandorla.
Nel Dopoguerra, il segreto della ricetta fu consegnato al gestore di un bar. Da quel momento la ricetta uscì dalla segrete del convento per diventare un gradito dolce, specialmente del periodo invernale.
INFO UTILI:
DA PROVARE:
Per i più golosi, proponiamo un itinerario alla scoperta dell’amaretto e dei dolci delle Terre di Pisa.
Nelle colline delle Cerbaie si trova l’area protetta di Poggio Adorno, meta di piacevoli passeggiate. Il Sentiero Cerretti attraversa l’omonima località e lambisce la riserva naturale protetta di Montefalcone.
DA SAPERE:
Nel complesso dall’ex conceria Lapi dovrebbe sorgere il Museo del Cuoio, al fine di avviare un processo di riqualificazione dell’intero comparto e fornire una testimonianza della storia dell’attività conciaria.
Nel Comprensorio sono nati negli ultimi anni spacci aziendali e piccoli outlet per la vendita diretta al pubblico di prodotti della fabbrica.