Se state indossando un paio di scarpe Made in Italy in pelle, sappiate che quasi certamente provengono dal Distretto di Santa Croce sull’Arno, cuore della Toscana più laboriosa.
La preziosa artigianalità del Made in Tuscany
È qui che la pelle di bovini, ovini, suini viene trattata fino a ottenere il cuoio più adatto a rivestire le scarpe; è a questo distretto conciario che le grandi firme della moda attingono per le loro creazioni di maggior pregio.
Il Distretto del cuoio annovera, tra i comuni della provincia pisana, Santa Croce sull’Arno, San Miniato, Santa Maria a Monte, Castelfranco di Sotto, Montopoli e Bientina. La sua è una storia relativamente giovane: se, infatti, già alla metà del Settecento venti cittadine del Granducato di Toscana erano legate alla produzione di pellame, la prima conceria di Santa Croce sull’Arno nacque solo nel 1814.
Virtuoso esempio di economia circolare
Oggi il distretto del cuoio continua a rappresentare una risorsa economica fondamentale per il Valdarno Inferiore. Molte sono inoltre le aziende aperte ai clienti con spacci aziendali o piccoli outlet per l’acquisto di prodotti di alta qualità e Made in Tuscany.
Da allora fu un crescendo, con piccole imprese che si moltiplicarono in pochi anni, penalizzate in parte dalla difficoltà di trasporto del prodotto finito nelle maggiori città toscane. Nel secondo Dopoguerra un’ulteriore espansione portò alla specializzazione di ciascun paese in una fase della produzione: dalle concerie al vegetale di San Miniato, a quelle al cromo di Santa Croce, ai calzaturifici di Castelfranco e Santa Maria a Monte.