Itinerari

Valdera: culla di arte contemporanea

  • Lunghezza totale (km): 30
  • Percorribilità: in auto, in camper, in moto o vespa
  • Difficoltà: nessuna

Quando dici Toscana pensi agli Etruschi, al Medioevo con l’esplosione del romanico e al Rinascimento con autentici capolavori dell’arte. Pochi sanno che la Toscana ospita anche importanti opere di arte contemporanea collocate all’aperto oppure in spazi interni, tutti da scoprire. E le Terre di Pisa non fanno eccezione: vi proponiamo un itinerario in Valdera.

Pontedera

Muro di Baj a Pontedera
Muro di Baj, Pontedera

Non è solo città dei motori e della Piaggio: Pontedera è diventata anche un riferimento dell’arte contemporanea, una sorta di museo a cielo aperto grazie alle installazioni permanenti collocate sulle rotonde stradali, nei parchi e nelle piazze, come le panchine d’autore in Piazza Garibaldi. Qui hanno lavorato importanti artisti internazionali – tra i quali Pietro Cascella, Nado Canuti, Giò Pomodoro – capaci di coniugare arte e comunicazione in una tipologia di arredo urbano che diventa luogo di aggregazione.

Due centri espositivi completano l’offerta dell’arte contemporanea. Il Museo PALP, allestito all’interno del trecentesco Palazzo Pretorio nel cuore della città, si rivela una location perfetta per ospitare mostre ed eventi temporanei. Il PALP ha accolto il patrimonio artistico dell’ex Centro per l’Arte Contemporanea Otello Cirri. Il Centrum Sete Sois Sete Luas vicino al Museo Piaggio fa parte di una rete culturale presente in 30 città di 13 paesi più volte premiata a livello internazionale per il suo festival. La moderna struttura ampia e colorata con un open space di 1100 mq è inserita nell’area “Polo dell’innovazione” dove trovano posto anche la Piaggio e il suo Museo, il Polo Sant’Anna Valdera, (centro d’eccellenza di robotica, bioingegneria e informatica) e il Pont Tech (consorzio della Ricerca Industriale e Tecnologica).


Peccioli

David Tremlett, Via di Mezzo, Ghizzano
@Fondazione PeccioliPer

Dagli anni Novanta l’arte contemporanea ha invaso letteralmente ogni angolo del tessuto urbanistico medievale di Peccioli con una serie di installazioni permanenti all’aperto: “Fonte” e “Chiacchiere” di Vittorio Corsini, “Colonna che scende” di Hidetoshi Nagasawa, “Acropoli” di Vittorio Messina e “Ospiti” di Fortuyn/O’Brien. L’arte contemporanea si fonde senza stonature con lo spazio urbano instaurando un rapporto tra presente e passato che si ritrova nelle sale del Museo di Palazzo Pretorio, con la collezione Bigazzi di icone russe (XIX-XX secolo) e la Collezione Merlini di incisioni e litografie che sintetizzano il panorama artistico italiano del Novecento.

Uscendo da Peccioli, tappa di grande interesse per gli appassionati di arte contemporanea (ma anche di vino e olio extravergine di oliva) è il vicino borgo di Ghizzano, dove hanno lavorato artisti di livello internazionale come Tuttofuoco, Kwade e Tremlett. Il primo ha realizzato quattro opere: “Elevatio corpus” ispirato ai ritratti di San Michele, San Sebastiano e San Giovanni (gli stessi santi dell’affresco di Benozzo Gozzoli nel Tabernacolo di Legoli) costruiti rispettivamente in neon, marmo e ferro. Più recente “Endless Susnset”. Alicja Kwade ha realizzato la scultura “Solidsky“, un blocco di pietra proveniente dal Sud America e particolare per le venature azzurre, levigandolo fino ad ottenere una sfera perfettamente liscia. Tremlett ha invece lavorato sulla policromia di colori nelle case della Via di Mezzo che mostra una divertente scala di colori, verde da un lato e marrone dall’altro.


Lajatico

arti insolite lajatico mostra arte
Lajatico – Artinsolite

Se fate una passeggiata nel paese di Andrea Bocelli vi capiterà di imbattervi nelle opere di Igor Mitoraj, di Nespolo e di altri artisti contemporanei ben inserite nel paesaggio collinare e nel tessuto urbano di origine medievale. Ogni anno la collezione si arricchisce: viene chiamato un nuovo artista a realizzare un lavoro.

Una sensibilità verso l’arte contemporanea non casuale: Lajatico è stato per 80 anni il luogo di vacanza del famoso critico d’arte Gillo Dorfles, che ha posto le basi per renderlo un museo a cielo aperto. Vicoli e piazzette sono caratterizzati da murales, installazioni, pitture, collage di artisti invitati a esprimere la propria arte. Come nel Parco della Rimembranza dove fa bella mostra un busto in bronzo di Andrea Bocelli, realizzato dall’attrice Gina Lollobrigida, o sulle saracinesche in Piazza Vittorio Veneto “imbrattate” dagli spray artists.

Ogni estate Lajatico organizza la rassegna “Arti Insolite” dove sono esposte oltre cento opere di artisti italiani e internazionali ma anche di personaggi del mondo della moda e dello spettacolo. Lo stesso Teatro del Silenzio mostra ogni anno una diversa opera di arte contemporanea sul palcoscenico, delimitato da blocchi di granito.

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