Il nome Terricciola deriva dal fatto che questo borgo di origine etrusca era difeso da torri e, in epoca medievale, venne conteso – come altri borghi delle campagne pisane – tra Pisa e Firenze. Non a caso il simbolo comunale è rappresentato da metà della croce pisana e metà giglio fiorentino.
Ritrovamenti etruschi
Le prime notizie ufficiali sul territorio di Terricciola risalgono al 1109, quando viene erretta la “Pieve a Pava” (oggi Pieve de Pitti).
I numerosi ritrovamenti di urne etrusche e le tombe a camera ipogea vanno a documentare la presenza, nel III secolo a.C., di un ceto di piccola aristocrazia rurale, non facoltosa, ma che vive sulla terra di cui è proprietaria, producendo e commerciando olio e vino grazie al particolare tipo di terreno ricco di sabbie e depositi fossili.
Terricciola “Città del Vino”
Il nome Terricciola rimanda infatti a “terreno”: il suolo si presta alla produzione di vini di qualità e forte personalità, riuscendo ad attrarre viticoltori dall’Italia e dal tutto il mondo.
Il borgo fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino ed è la sede della Strada del Vino delle Colline Pisane, alla quale aderiscono aziende agricole e cantine che producono anche la DOC Terre di Pisa .
Tra le principali attrattive artistico-culturali la Badia Camaldolese di Morrona, (XI secolo), il Santuario della Madonna di Monterosso e Villa Gherardi del Testa, rilevante per le opere nella cappella di famiglia.
INFO UTILI:
DA PROVARE:
Nei dintorni di Terricciola, troviamo i caratteristici borghi rurali di Morrona, Soiana e Casanova, da cui partono una serie di itinerari a piedi, in bici o in jeep. Scopri l’elenco.
DA SAPERE:
Il tessuto urbano rimanda alle origini medievali, con stretti vicoli in superficie e gallerie sotterranee sotto il paese, testimoni del passato etrusco: l’Ipogeo del Belvedere, riadattato ad usi agricoli e ora restaurato, ne è un esempio visibile.