A fondare la Badia o Abbazia di Morrona, a Terricciola, fu il conte Ugone nel 1089, ricco e potente proprietario. I suoi terreni erano così vasti da non poter essere coltivati dai soli monaci, per cui venivano chiamati servi e braccianti – nel periodo dei raccolti e della vendemmia – anche da altre zone della Toscana.
La ristrutturazione
La Badia è stata ristrutturata conservando il suo aspetto originale e mantenendo il fascino del monastero medievale. Da un ampio chiostro si accede al refettorio e al parco esterno, quest’ultimo assai scenografico per la vista sulle verdi colline della Valdera.
La chiesa in stile romanico presenta una facciata esterna costruita con pietra locale. L’interno, ristrutturato in epoche successive, è a navata unica con un singolare altare rialzato e un leggio in pietra. Conserva la copia della Madonna di San Torpé, dedicata al martire cristiano che fu decapitato alla foce dell’Arno e miracolosamente trasportato da una barca fino alla odierna spiaggia di Saint Tropez (da cui il nome della località francese).
L’interno della villa si presenta molto semplice anche se ornato con vari pezzi di epoche diverse: dai mosaici di epoca bizantina risalenti al V secolo d.C. ai cippi etruschi alle colonne in marmo, fino alle anfore romane ritrovate in mare.
Tra Wedding & Wine
La Badia di Morrona, attualmente di proprietà privata, è location per eventi e matrimoni. È stata tra i fondatori del Consorzio Vini Terre di Pisa, nato per tutelare e promuovere l’omonima denominazione caratterizzata da un territorio che dalle colline della Val d’Era si spinge fino al Tirreno, garanzia di una varietà tanto paesaggistica quanto organolettica.
Il borgo di Morrona
La frazione reca inconfondibili i caratteri del castello feudale, quando godeva del titolo di contea sotto la Repubblica di Pisa che aveva vinto i Lucchesi e alla quale restò sempre fedele anche durante le guerre contro Firenze. L’attuale Chiesa di San Bartolomeo è stata pesantemente ristrutturata nell’Ottocento come testimoniano facciata ed interno con le navate laterali irregolari. L’interno conserva alcune opere di pregio come il Martirio di San Bartolomeo, della scuola toscana del Settecento, e una tela di scuola toscana del Seicento raffigurante la Madonna con Bambino e Santi.