Come Fauglia, anche Luciana nel Pleistocene era sommersa dal mare. Numerosi fossili di conchiglie sono stati infatti rinvenuti tra cui anche ossa di capodoglio. La presenza umana è testimoniata da reperti alla Età del Bronzo. Del periodo etrusco non sono pervenute tracce certe se non un cippo funerario nella ex villa Ciano in San Regolo.
La tradizione fa risalire le sue origini all’antica famiglia dei Luci, coloni romani che possedevano queste terre. Le prime notizie risalgono al Medioevo. In epoca moderna, in seguito alle riforme lorenesi nel 1776, Luciana fu inserito nella cancelleria di Lari. Il borgo fu sconvolto da un violento terremoto nel 1846.
La Chiesa parrocchiale di Santa Lucia è stata costruita nel 1740 su di un preesistente edificio di origine medievale, che dipendeva dalla ex pieve di Scontriano (soppressa nel secolo XVI). La chiesa, prima a navata unica, non aveva le attuali cappelle e altari laterali così come il pregevole altare maggiore di marmo. Il terremoto rese la chiesa, la canonica e il campanile inservibili. Oltre alla cappella della Madonna del Rosario conserva due opere seicentesche attribuite alla scuola di Pietro da Cortona, mentre l’abside è ornata con un ciclo di decorazioni ottocentesche con al centro Santa Lucia.
A poca distanza dalla chiesa parrocchiale si trova la Chiesa della Compagnia, a croce latina. Era gestito dalla Compagnia della SS Corpo di Cristo e di San Sebastiano, una associazione che si riuniva qui per celebrare le proprie messe e seppellire i propri morti. Dopo la Prima Guerra il fabbricato è stato abbandonato, e successivamente adibito a cinema e teatrino, prima di essere di nuovo abbandonato.
Di un certo interesse sono le ville fattorie in paese, come Villa Giustiniani e Villa Melenchini (ex Rosselmini) anch’esse gravemente danneggiate dal sisma, nel cui giardino si trovano molte pietre miliari della vicina Via Emilia Scauri. Nella cappella gentilizia si trova la tomba della famiglia Melenchini.
Info: Parrocchia di Fauglia
Tel. 050.650566