Attrazioni

Bientina | Museo Etrusco e di Storia Antica

Il museo di Storia Antica e del Territorio, istituito nel 1999 in ricordo dell’archeologo Vittorio Bernardi nella chiesa sconsacrata di San Girolamo in Via Marco Polo, propone un percorso che ricostruisce le trasformazioni del territorio tra il 1000 a.C. e il V secolo a.C. 

La collezione

Bientina, padule al tramonto
Bientina, padule al tramonto

Il museo documenta la storia antica del territorio di Bientina conservando ed esponendo i reperti di età proto etrusca ed etrusco-romana ritrovati nel territorio. Qui infatti sorgeva un insediamento etrusco-romano, poi sommerso dalla formazione del Lago di Bientina nella prima età medievale.

Tre sono le sezioni in cui sono esposti i reperti del periodo etrusco: frammenti dell’abitato villanoviano arcaico (X-XI sec. a. C.), ceramiche da cucina del bronzo finale e dell’Età del Ferro, i resti di una casa etrusca del VI sec. a.C. con buccheri, oggetti ed elementi del corredo funebre di una tomba rinvenuta durante le opere di bonifica nel padule di Bientina.


Il padule di Bientina

Il cosiddetto “Padule”, la vasta piana che si estende tra i Monti Pisani e le Colline delle Cerbaie, è ciò che resta del Lago di Bientina dopo i lavori di bonifica voluti da Leopoldo I Granduca di Toscana tra il 1824 e il 1859. Era chiamato Lago di Sesto dai Lucchesi, perché si trovava a 6 km dalla città, ed era il più grande dei laghi toscani: il suo prosciugamento (1853) e l’avvento dell’agricoltura industriale hanno radicalmente modificato la fauna e la flora presenti e portato all’abbandono di particolari tecniche di pesca.

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