Montescudaio

Montescudaio è stato inserito tra i borghi più belli d’Italia. Il suo nome deriva dal latino “Mons Scutorum”, ovvero “Monte degli Scudi”, a testimoniare l’importante ruolo strategico che il paese ha ricoperto nei secoli.

Origini antiche

Montescudaio è una località che ha origini antichissime che risalgono alla civiltà villanoviana, come testimoniano alcuni rari reperti archeologici rinvenuti nel territorio.

La storia documentata ci porta al 1092, alla donazione – da parte di Gherardo Della Gherardesca – della chiesa di Sant’Andrea al Monastero delle Benedettine. Al 1100 risale invece l’edificazione della Torre Civica, che fungeva da ingresso al castello.

La Repubblica Pisana dominò a lungo queste zone, prima che Montescudaio passasse ai fiorentini e quindi ai Marchesi Ridolfi, che ne mantennero il controllo fino a metà Settecento. L’aspetto medievale del borgo fu sconvolto dai terremoti del 1846 e del 1871.

Olio e vino, con vista sul mare

Olivi, viti e macchia mediterranea ornano riccamente queste colline alle spalle di Cecina, da cui si può godere di una splendida vista sul mare, magari sorseggiando un bicchiere di vino Montescudaio DOC.

Oltre che per il vino, Montescudaio è conosciuto per la produzione di salumi di qualità. Olio extravergine di oliva, salumi e pane sciocco cotto nel forno a legna sono le specialità di Montescudaio, che fa parte dell’Associazione Città del Pane. Tuttavia è il vino a rappresentare il fiore all’occhiello: la DOC Montescudaio è tra le più antiche della Toscana. 

Molte le possibilità di escursioni nei dintorni, come quella nell’oasi naturale del Bosco degli Scornabecchi, lungo la La Via dei Pellegrini o alla Steccaia dove è stata realizzata in epoca granducale una grande opera di ingegneria idraulica. Il percorso urbano della memoria tra le case d’epoca come Palazzo Guerrini e la antica chiesa della SS  Annunziata conduce fino alla Torre della Guardiola e al Piazzale del Castello con la Torre Civica.