“Di paesi belli ce ne sono centinaia di migliaia ma per me nessuno è bello come Calcinaia”.
Da sempre questa citazione mi accompagna, perché sono nata e cresciuta qui.

Mi ricordo ancora quando il mitico Modiano aveva la sua attività al centro dell’incrocio davanti alla Chiesa. La domenica era una festa perché babbo mi portava a comprare le fantastiche buste piene di giochi da scoprire.
Ricordo via Vittorio Emanuele a doppio senso, con il traffico del mio paese tipico di una zona di passaggio. Il mercato che si estendeva lungo tutto il borgo durante il Maggio Calcinaiolo.
Da sempre però, il mio luogo preferito e credo non solo il mio, è stato “sotto i platani”. Le sponde dell’Arno con lo sfondo del ponte vecchio, da cui passava la ferrovia, mi hanno sempre fatto compagnia.
È stato il parco dove giocavo da bambina con i miei genitori; il luogo di ritrovo da adolescente e ha visto tutti i miei mutamenti.
Lì ho pianto, ho riso, mi sono emozionata ed ogni volta che sento il bisogno di riflettere, mi faccio cullare dall’Arno che scorre.
È diventato anche il punto più instagrammabile di Calcinaia, come si direbbe oggi. Per me resta il luogo che mi ricorda il passato e mi dà pace nel presente.