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Santa Maria a Monte
Il borgo di Montecalvoli è dislocato sulla estremità meridionale delle colline delle Cerbaie, quasi a picco sul torrente Usciana. Il nome deriva dal colle su cui sorge, privo di vegetazione e quindi “calvo”. E’ citato in un documento che risale addirittura al 728AD, quando il Vescovo di Lucca consacrò la sua chiesa. A lungo il potere sul castello di Montecalvoli fu esercitato dai Vescovi lucchesi, finché non furono sconfitti dai ghibellini pisani. Con la successiva dominazione fiorentina le vicende di Montecalvoli seguirono quelle di Santa Maria a Monte. Quasi interamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, mostra tuttavia testimonianze importanti del suo passato medievale, nonché palazzi ottocenteschi. All’angolo di uno di questi si riconosce una pietra scolpita a bassorilievo di epoca preromanica, con un motivo a treccia, probabilmente proveniente dalla scomparsa pieve di San Giorgio a Nottuno.
In paese si trova la Chiesa dei Santi Giorgio e Jacopo, interamente ricostruita nel 1830 al posto di una antica pieve demolita. La facciata in cotto, che doveva essere rivestita in marmo, risulta incompiuta e presenta alcune file di fori. L’interno a navata unica è fiancheggiata a destra da tre cappelle che non trovano corrispondenza sul lato sinistro. Le colonne in pietra serena e capitelli provengono dalla pieve demolita. Di un certo interesse un crocifisso ligneo del sec. XVI collocato in una edicola, il ciborio in pietra serena nella sacrestia e il fonte battesimale con vasca circolare di antica fattura.