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09/09/2023

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Bastione Stampace
Via Porta a Mare, 17
Pisa



Alla morte del Re di Francia Carlo VIII (7 Aprile 1498) che aveva ridato la libertà ai Pisani creando i presupposti per l’inizio della Seconda Repubblica (1494-1509), il successore Luigi XII ritenne di dover dare soddisfazione alle richieste dei fiorentini di riprendersi Pisa.

Dette quindi incarico al Duca di Ferrara, Ercole d’Este di stipulare un armistizio tra Firenze e Venezia, che aveva fino a quel momento aiutato Pisa con oltre 11.000 soldati. Nell’ aprile 1499 Venezia ritirò tutto il suo esercito, lasciando Pisa da sola. I Fiorentini attaccarono le mura con le truppe comandate da Paolo Vitelli, un esercito di 18.000 uomini tra fanti e cavalieri, conquistando il 10 agosto il Bastione Stampace. Nel momento più difficile dell’assedio, furono le donne pisane a ridare forza ai combattenti uomini, con la loro continua presenza sulle trincee ad impugnare i vessilli, a provocare il nemico ed a sollecitare i difensori alla battaglia.

Paolo Vitelli dovette piegarsi alla disperata resistenza dei Pisani, affiancati da trecento fanti lucchesi ed alla malaria che incominciava a serpeggiare tra le file fiorentine. Così fu costretto a ritirare l’assedio, lasciando sul campo uomini e materiali. Si ritirò a Cascina dove fu arrestato e decapitato a Palazzo Vecchio. Il fratello Vitellozzo, temendo la stessa fine, chiese rifugio a Pisa per sé e per i suoi fanti. In futuro avrebbe dimostrato la sua riconoscenza ai Pisani aiutandoli a respingere l’assedio francese del 1500. Il popolo pisano festante vide nell’abbandono improvviso degli assedianti, il segno dell’intercessione della Vergine.

 

 

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