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Pisa | Logge di Banchi

Le Logge dei Banchi, già Logge dei Mercanti o del Buontalenti, furono fatte edificare dal Granduca Ferdinando I dei Medici nell’anno 1606. L’edificio, progettato dal grande architetto fiorentino Bernardo Buontalenti, fu destinato al piano di sotto a luogo di mercato cittadino, al piano sopraelevato a sede d’archivio, lontano dai pericoli del fuoco perché libero su ogni lato, inizialmente sede dell’Ufficio dei Fossi, una delle più importanti magistrature cittadine.

La parte superiore dell’edificio venne dotata nel Settecento di un frontone barocco a volute, forse opera del veronese Ignazio Pellegrini, architetto granducale. Seguirono altri mutamenti dopo la Restaurazione lorenese a partire dal 1815. Venne rialzato l’intero edificio e il frontone barocco fu rimosso e sostituito da uno triangolare, con al centro lo stemma dei Lorena, cui seguì, dopo l’Unità d’Italia, lo stemma sabaudo tuttora presente.

Altri lavori interessarono la parte superiore dell’edificio al momento della creazione dell’Archivio di Stato che, dal 1865, subentrò all’Ufficio dei Fossi. In particolare, fu ampliato lo spazio e fu modificato il passaggio, tuttora esistente, che collega le Logge a Palazzo Gambacorti, sede del Comune di Pisa. Fu inoltre collocata la scritta sul frontone “Regio Archivio di Stato”, rimossa per lavori nel 1981 e riaffissa dopo 40 anni a inizio 2022 per volontà dell’Amministrazione archivistica del Ministero della Cultura.

A seguito della sua istituzione, il nuovo Archivio di Stato iniziò a raccogliere la documentazione storica del territorio e, tra questa, l’importante fondo dell’Ordine dei Cavalieri di S. Stefano, soppresso nel 1859. Il fondo fu collocato sugli scaffali del salone centrale e gli fu dedicato anche il decoro della volta soprastante, successivamente deterioratosi, nonché i targoni metallici con i nomi dei cavalieri dell’Ordine che ornano tutt’ora  i soffitti nelle parti rimaste.

All’acquisto da parte dello Stato di Palazzo Toscanelli, attuale sede principale dell’Istituto, avvenuto nel 1931, seguì il trasferimento della sala studio e del patrimonio documentale esistente presso il nuovo immobile, mantenendo le Logge di Banchi come mero deposito di materiale.

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