Il paese di Montecatini Val di Cecina era anticamente denominato “Castrum Montis Leonis”. Fu costruito dai Belforti intorno al 960. Il borgo sorge a sud del corso del fiume Cecina, al centro dell’omonima Valle.
Tra lotte e miniere

Montecatini Val di Cecina conserva ancora oggi un compatto nucleo medievale, con numerose testimonianze.
Tra queste troviamo la suggestiva Torre Belforti, attualmente di proprietà privata. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la torre venne utilizzata come rifugio dai bombardamenti. Le sue mura hanno infatti uno spessore straordinario e sono state realizzate in conci di pietra nera.
Altre testimonianze le ritroviamo nel trecentesco Palazzo Pretorio – che è sede del Centro Documentazione del Museo della Miniera – e nella Parrocchiale di S. Biagio, chiesa asimmetrica a tre navate e priva di facciata.
La storia di questo borgo si concentra nei secoli delle lotte tra Pisa, Volterra e Firenze, volte a impossessarsi di questi luoghi ricchi di minerali, che hanno influito, fin dall’epoca etrusca, sull’attività di estrazione del rame. Attività che raggiunse il suo apice nell’Ottocento, quando la miniera di Camporciano diventò la più grande d’Europa.
Una testimonianza significativa è costituita infatti dal Museo della Miniera, che si trova appena fuori il paese: si tratta di un tipico esempio di archeologia industriale con parti delle gallerie ottocentesche, la torre di Pozzo Alfredo col montacarichi originale e la chiesa di Santa Barbara, patrona dei minatori.
Luogo di sport e natura

La posizione in collina e i boschi intorno consentono di cimentarsi in percorsi a piedi, in bici o in MTB, sia per esperti che per semplici escursionisti.
I dintorni di Montecatini Val di Cecina offrono anche graziosi borghi da visitare come La Sassa e Querceto, che ancora oggi mantengono intatta la loro struttura medievale e dai quali si gode uno splendido panorama che dalla Val di Cecina arrivano ad abbracciare la costa.
INFO UTILI:
DA PROVARE:
Per gli amanti del trekking, suggeriamo il percorso che segue la vecchia ferrovia delle miniere (attiva dal 1872 al 1928): 17 km che collegavano Casino di Terra con la stazione di Villetta dove si caricava la lignite estratta dalle miniere. Oppure quello “tra i giganti del vento e i giganti dei boschi” attraverso il Parco Eolico fino al borgo di Miemo.
DA SAPERE:
La Miniera di rame era suddivisa in 10 livelli, da cui si diramavano le gallerie, lunghe 35 km e profonde 315 metri. Le altezze dei pozzi raggiungevano i 10 km.