Cascina è un antico borgo fortificato in prossimità dell’Arno, oggetto di contesa tra pisani e fiorentini. Nel 1364 questi ultimi riportarono una vittoria sui pisani – documentata dal Vasari. Nel 1385 la Repubblica di Pisa dette inizio alla costruzione di un sistema di fortificazioni, articolato in 12 torri e 2 porte, che fece di Cascina, insieme a Vicopisano, il caposaldo difensivo dei territori contro Firenze. Questa imponente opera non servì tuttavia ad evitare l’affermazione del definitivo dominio fiorentino a cui Cascina rimase fedele nella successiva guerra contro Siena, godendo di privilegi in segno di riconoscenza da parte dei Medici.
Borgo medievale
Nonostante i successivi e a volta sciagurati rifacimenti del centro storico, Cascina mantiene ancora un’aria medievale, grazie alla presenza di resti della cinta muraria e di una Torre Civica, ma soprattutto della bella Pieve di Santa Maria – in stile romanico-pisano – e del caratteristico Oratorio di San Giovanni, appartenente prima ai Cavalieri Gerosolomitani e poi a quelli di Malta. L’aspetto esterno non lascia immaginare la bellezza all’interno, totalmente affrescato nel 1398 dal senese Martino di Bartolomeo con Storie dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Percorsi religiosi
Nei dintorni di Cascina si può percorrere un itinerario religioso, partendo dalle pievi in stile romanico-pisano, come la Pieve romanica dei SS Ippolito e Cassiano a San Casciano a Settimo – con un autentico capolavoro sull’architrave centrale, opera di Biduino, uno dei massimi rappresentanti dello stile romanico pisano, arrivando fino alla Badia di San Savino, in località Montione, che rappresenta un raro esempio di insediamento religioso fortificato altomedievale con un bel presepe vivente nel periodo natalizio.
Capitale del Mobile
Cascina è stato anche un importante centro del mobile. A fine Ottocento si sviluppò come centro di lavorazione del legno con tante botteghe e piccole aziende a conduzione familiare, molte delle quali chiuse a causa della crisi. Gli scaffali e i banchi in legno della Farmacia della Certosa di Calci sono stati realizzati dai falegnami cascinesi, la cui abilità era nota in tutta la Toscana e non solo.
La tradizione del mobile rivive nel Museo della Società Operaia di Cascina Legno e Mestieri, aperto per promuovere la storia e la tradizione dell’artigianato del legno che ha caratterizzato il tessuto socio-economico del territorio nel corso del XVIII-XIX sec. La Società Operaia di Cascina (nata nel 1863) conserva l’archivio storico dell’istituzione, una ricca collezione di strumenti per la lavorazione del legno, disegni di varia tipologia del settore mobilio.
INFO UTILI:
DA SAPERE:
Il Polo Scientifico e Tecnologico di Navacchio è il più grande parco tecnologico della Toscana che mette in connessione idee, progetti, talenti e competenze per un vero e proprio ecosistema dell’innovazione. Senza dimenticare “Virgo”, l’unico Osservatorio Europeo Gravitazionale (l’altro è negli Stati Uniti). Uno strumento estremamente sofisticato basato su avanzate tecnologie in grado di captare i segnali delle onde gravitazionali.