Buti è un borgo di origine romana, anche se il primo documento ufficiale risale al 1068, quando aveva già chiese e mura. Per la sua importanza strategica si trovava in epoca medievale al centro di un sistema fortificato da otto castelli, teatro di frequenti scontri tra Pisa, Lucca e Firenze.
Un borgo alle pendici del Monte Pisano
Buti si trova sulle pendici orientali del Monte Pisano, in un ambiente caratterizzato in prevalenza da oliveti. Non a caso ci troviamo sulla Strada dell’Olio dei Monti Pisani. Qui sono molto presenti anche i castagneti, che per secoli hanno costituito la base dell’alimentazione dei contadini e della gente del posto.
I monti sono ricchi di corsi d’acqua e di vaste aree coltivate a olivo e castagno. Nell’Ottocento il territorio conobbe una trasformazione notevole con la costruzione di numerosi mulini e frantoi, che dettero vita ad un’economia fiorente basata sull’olio extravergine di oliva (allora rinomato in tutta la Toscana), grazie alle caratteristiche del terreno e di un particolare microclima che beneficia delle brezze marine, conferendogli un gusto delicato che in passato fu esaltato da Rossini, D´Annunzio e Carducci.
I cesti e l’artigianato
Altra attività importante sono, o meglio erano, i prodotti derivati dal castagno, tra cui la fabbricazione di cesti e corbelli. Un settore purtroppo oggi indebolito, con la chiusura di botteghe e laboratori, e lasciato a pochissimi artigiani che lavorano ancora i tronchi di castagno dando vita a piccoli capolavori realizzati a mano.
Castelli, ville e pievi
Il paese è dominato dalla fortezza di Castel Tonini, con strade e edifici che ancora ricordano il periodo medievale, e dalla Villa Medicea disposta su quattro piani come fosse un elegante palazzo cittadino. Nel centro storico spicca la pieve di San Francesco che, sebbene trasformata, ha un possente campanile con bifore che richiama lo stile del romanico pisano-lucchese. Fuori dal paese, troviamo la pieve romanica di Santa Maria delle Nevi – che secondo la tradizione sarebbe stata costruita dai massoni – e il borgo medievale di Castel di Nocco.
Buti presenta un ricco calendario di eventi, soprattutto sagre gastronomiche estive, organizzate dalle contrade che corrono l’attesissimo palio della terza domenica di gennaio (in ordine cronologico il primo della Toscana).
INFO UTILI:
DA PROVARE:
Molti gli itinerari su sentieri e strade sterrate facilmente percorribili, di lunghezza da 6 a 16 km, da fare a piedi, in bicicletta o MTB, e anche a cavallo.
Per gli amanti delle arrampicate, sulla strada che porta al Monte Serra, si segnala il percorso della ferrata di Sant’Antone.
DA SAPERE:
A Buti si trova il Teatro Francesco di Bartolo. Quest’ultimo fu il primo commentatore della Divina Commedia ed era originario proprio di Buti. Il Teatro presenta una curiosa pianta “a ferro di cavallo” che lo rende di fatto un teatro d’epoca: le famiglie ricche avevano un palchetto e al popolo era vietato l’ingresso.