Dici “paesaggio toscano” e pensi al Chianti e alla Maremma. Tuttavia esistono zone altrettanto suggestive, come l’itinerario che vi proponiamo fra Pontedera e Volterra, tra dolci colline e borghi medievali, boschi e campi di frumento, vigneti e oliveti. Siamo in Valdera, zona a lungo contesa tra Firenze, Pisa e Volterra. Un’area che offre attrattive ambientali, culturali, enogastronomiche che nulla hanno da invidiare alle più celebri aree della cosiddetta “Toscana da cartolina”.
1. Peccioli
Lasciando la Superstrada a Pontedera incontriamo dopo pochi km Peccioli, che, oltre al fascino del borgo con i suoi vicoli, offre un polo museale (Museo Archeologico, Pieve di San Verano con Campanile e Museo di Arte sacra, Museo Palazzo Pretorio), decine di installazioni di artisti contemporanei, un parco avventura urbano e uno preistorico poco fuori il paese, oltre ad un fitto calendario di spettacoli.
Per non palare delle frazioni nei dintorni, ognuna con una propria orgogliosa identità. A Legoli, per esempio, si trova un capolavoro assoluto dell’arte del Quattrocento, il Tabernacolo affrescato da Benozzo Gozzoli. Il borgo di Ghizzano espone opere di arte contemporanea, mentre Libbiano può vantare un piccolo osservatorio astronomico con planetario.
2. Lajatico
Proseguendo il percorso, si arriva a Lajatico, luogo divenuto famoso in tutto il mondo per essere paese natale di Andrea Bocelli, artista che, ogni anno, nel mezzo dell’estate, omaggia il suo paese con un grande spettacolo nel Teatro del Silenzio, un suggestivo palcoscenico naturale dove l’occhio si perde in un paesaggio di colline fino a Volterra.
Lajatico però non è solo Andrea Bocelli. Il grazioso borgo in collina ha infatti piacevoli vicoli e stradine in cui aggirarsi in una sorta di galleria all’aperto di arte contemporanea. Non a caso è stato per molti anni il buen retiro di Gillo Dorfles, il famoso critico d’arte.
Lungo la strada panoramica che porta al borgo medievale di Orciatico si trovano due mulini a vento e la Rocca di Pietracassia, un diroccato castello medievale a oltre 500 metri di altitudine, mentre andando verso Volterra si incontra la villa medicea di Spedaletto, appartenuta a Lorenzo il Magnifico.
3. Chianni
Ultima tappa è Chianni, borgo caratterizzato dalla antica pieve di San Donato in fondo a una scenografica piazza trapezoidale, che in estate si trasforma in un teatro all’aperto per il Chianni Opera Festival.
Vale la pena fare un salto nella vicina Rivalto, borgo di origine medievale con il settecentesco santuario della Madonna del Carmine immerso nei boschi. Rivalto è famosa per i castagneti che producono marroni di qualità, conosciuti fin dal Rinascimento. Qui nacque nel 1260 il beato Giordano da Rivalto, frate domenicano famoso per le sue prediche e per aver diffuso gli occhiali da vista in Toscana (Umberto Eco lo cita nel romanzo “Il Nome della Rosa”).
Cosa vedere:
Peccioli | Lajatico | Chianni
Dove dormire:
Peccioli | Lajatico | Chianni
Ufficio Informazioni Lajatico
DA SAPERE
La Valdera è un territorio adatto al trekking grazie ai numerosi sentieri che, percorrendo colline e boschi, raggiungono anche cascate e sorgenti solforose, come le “mofete” nei pressi di Lajatico.
E’ inoltre attraversata dalla Strada del vino delle Colline Pisane, le cui cantine sono famose per il Chianti delle Colline Pisane Docg, per la Doc Terre di Pisa rosso e per le varietà della Doc Colli dell’Etruria Centrale e della Doc San Torpè.
Numerose sono le sagre gastronomiche, in estate e autunno, dedicate a vino, olio, castagne, prosciutto e baccelli, cinghiale.