Un viaggio tracciato dalla civiltà e dalla tradizione ceramica che prende avvio da uno fra i centri storicamente e artisticamente più rilevanti del comprensorio pisano, San Miniato, e che poi tocca borghi che sono stati e sono piccole capitali della produzione di questo antichissimo e nobile artigianato artistico, Montopoli, Calcinaia, tutti, non a caso affacciati sul corso dell’Arno, perché l’acqua è l’elemento irrinunciabile per la lavorazione dell’argilla.
Viaggio che, proseguendo verso Pisa, ci farà scoprire chiese e pievi che conservano testimonianze ceramiche di gran pregio e che si concluderà alla splendida basilica di San Piero a Grado, impreziosita da scodelle maiolicate che rifiniscono le decorazioni del corpo esterno di questo considerevole complesso romanico.
SAN MINIATO
Il punto di partenza è la fornace di San Genesio, centro di produzione ceramica dell’Alto Medioevo venuto alla luce grazie a recenti scavi. Vale poi una visita il Museo Diocesano di Arte Sacra di San Miniato, dove, oltre ad alcuni importanti dipinti di maestri fiorentini e pisani del XVI e XVII secolo, si potrà apprezzare una preziosa sezione di maioliche medievali.
MONTOPOLI IN VAL D’ARNO
Da San Miniato, proseguendo lungo il corso dell’Arno, si giunge a Montopoli in Val D’Arno, famosa un tempo per la manifattura Dante Milani. Dagli anni Venti per circa 50 anni, vasi e piatti finemente decorati, hanno raggiunto ogni angolo d’Italia e varcato i confini nazionali. Dopo la chiusura dell’azienda, alcuni ex dipendenti hanno fondato proprie manifatture, per tenere viva una lavorazione di impronta artistica.
CALCINAIA
La tappa seguente sarà al Museo Coccapani di Calcinaia, che ripercorre la storia di una delle più importanti famiglie legate alla produzione di vasellame e stoviglieria per uso quotidiano, poi commercializzati per via fluviale. I Coccapani giunsero a Calcinaia dalla vicina Montecchio alla metà del Settecento, dopo aver appreso l’arte manifatturiera nella fornace di proprietà dei frati certosini. A Calcinaia proseguirono la loro attività in proprio, installando una fornace che è rimasta attiva fino ai primi decenni del Novecento. Nel 2014 è terminato il restauro che ha rimesso a nuovo l’edificio, trasformandolo in un museo.
PISA
Il suggerimento è di fermarsi ad ammirare gli antichi bacini ceramici conservati nelle chiese romaniche pisane. In particolare, quelli delle facciate di San Zeno e Sant’Andrea Forisportam, decorate con losanghe e oculi, fedeli riproduzioni di ceramiche di origine islamica, risalenti all’XI e al XII secolo. Gli originali sono in mostra al Museo di San Matteo. Anche le facciate di antichi palazzi e case-torri del Duecento, che rendono unici i lungarni, conservano testimonianze di terrecotte in parte coperte da successive trasformazioni. Continuando a seguire il corso del fiume, l’itinerario termina, dopo oltre 50 km alla imponente basilica romanica di San Piero a Grado, impreziosita da eleganti decorazioni ceramiche risalenti al X secolo d.C che raffigurano imbarcazioni o semplici motivi geometrici.