Itinerari

I vini DOC Terre di Pisa

  • Lunghezza totale (km): 50
  • Percorribilità: in auto, in camper, in moto, vespa
  • Difficoltà: nessuna

Il territorio pisano è adatto alla sperimentazione di una viticoltura diversificata e innovativa. Dai calanchi di Volterra fino quasi al mare è un susseguirsi di colline e vigneti. Negli oltre 4.000 ettari ai confini con le province di Firenze, Lucca e Livorno, il vitigno principale è il Sangiovese, imbottigliato in purezza o accompagnato da percentuali di altri vitigni autoctoni o alloctoni (come Sirah, Cabernet e Merlot).

Ecco un itinerario con le cantine consorziate della DOC che tocca i Comuni di Fauglia, Ponsacco, Terricciola, Peccioli, Palaia, Montopoli in Valdarno e San Miniato.


Fauglia

fauglia
Fauglia

Tipico paese rurale, testimone di una civiltà contadina quasi del tutto scomparsa.

Fauglia vanta palazzi e ville costruiti nell’ Ottocento, quando qui soggiornavano nobili, letterati e artisti. I dintorni offrono suggestivi scorci panoramici su una campagna molto curata e attraversata dalla Strada del Vino delle Colline Pisane.

A Fauglia si trova il Museo Kiernerk, pittore post-macchiaiolo che con i suoi dipinti ha immortalato il territorio circostante.

I Giusti e Zanza


Ponsacco

Città del mobile e dell’arredamento, un tempo fiore all’occhiello della Toscana, Ponsacco porta ancora avanti questa tradizione nonostante la dura crisi che ha colpito il settore. Ex castello medievale più volte assediato e riconquistato da Pisani e Fiorentini, vanta la splendida villa medicea di Camugliano appena fuori il paese. Nonostante la forte urbanizzazione, ha mantenuto alcune zone verdi che consentono belle passeggiate o pedalate in pianura verso le colline dei dintorni.

Podere Spazzavento


Terricciola

Terricciola – ©caprasilana – adobestock.com

Grazioso borgo e città del vino, è meta di intenditori e appassionati gourmand per le numerose e qualificate cantine.

Le lontane origini di Terricciola si ritrovano negli ipogei in tufo, realizzati dagli Etruschi e poi sfruttati dai locali come magazzini di cereali e vino.

Una passeggiata per il piccolo e caratteristico centro storico apre improvvisi scorci sulle colline della Valdera che spaziano fino a Volterra. Fuori dal centro storico troviamo il Santuario della Madonna di Monterosso e le deliziose frazioni di Soiana e Morrona, la prima con un insolito campanile barocco e la seconda con l’antica Badia Camaldolese, oggi location di eventi e cerimonie.

Badia di Morrona
Azienda Agricola Castelvecchio
Podere La Chiesa
Fattoria Fibbiano
La Spinetta Casanova


Peccioli

Peccioli – ©robertonencini – adobestock.com

Il grazioso e ben tenuto centro storico è una sorta di museo diffuso, con le strette vie (chiassi), una pieve romanica, siti museali e opere di importanti artisti contemporanei.

Peccioli è uno dei borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano in quanto, oltre ad avere un patrimonio storico-culturale e ambientale di pregio, sanno valorizzare il proprio territorio in termini di sostenibilità ambientale e accoglienza turistica. I dintorni presentano un suggestivo paesaggio su cui spiccano le frazioni di Fabbrica, Ghizzano, Legoli, Libbiano, Montecchio, Montelopio. Per i più piccoli ma non solo segnaliamo un originale Parco Preistorico e il parco urbano Pecciolo Avventura.

Tenuta di Ghizzano
Le Palaie


Palaia

Un territorio dalle sorprendenti risorse artistiche e naturalistiche: pievi romaniche, ville nobiliari, borghi fantasma, misteriosi templi. Oltre 65 km di percorsi naturalistici ad anello tra sentieri e mulattiere da percorrere a piedi, in bici/MTB, a cavallo. Un tuffo nella Toscana autentica, da vivere “slow” alla scoperta dei sapori e dell’atmosfera di un tempo. Il clima, il terreno e la vegetazione hanno reso Palaia un’area del pregiato tartufo bianco che raggiunge il periodo di maturazione da settembre a dicembre. Nei dintorni, i borghi fantasma di Toiano e Villa Saletta e, per gli amanti del mistero, il Tempio di Minerva Medica a Montefoscoli, sede di un Museo della Civiltà Contadina.

Usiglian del Vescovo
Fattoria Villa Saletta


Montopoli in Val d’Arno

Arco di Castruccio Castracani | Montopoli in Val d'Arno | Terre di Pisa
L’arco di Castruccio Castracani

Delle possenti fortificazioni medievali per le quali aveva meritato la definizione di castello insigne restano solo l’Arco di Castruccio e la Torre di San Matteo, oltre che la rievocazione della Disfida con l’Arco di settembre.

Nel centro storico di Montopoli merita una visita il Museo Civico Guicciardini, che vanta reperti etruschi e romani, ma anche oggetti di ceramica della tradizione locale, un tempo apprezzata in tutta Europa. Anche luogo di fede: qui si trova il Santuario della Madonna di San Romano, tradizionale meta di pellegrinaggio e di devozione, con uno dei presepe natalizi più conosciuti della Toscana.

Fattoria Varramista


San Miniato

L’itinerario della DOC termina a San Miniato, città dei due imperatori (Federico II e Napoleone Bonaparte) nonché città del tartufo bianco e Slow Food. Visitare il centro storico significa fare un tuffo nel passato, nel periodo delle lotte tra il Comune e la Chiesa.

Il sistema museale offre un interessante ventaglio di proposte, tra edifici civili e religiosi, che disegnano la sua storia nel corso dei secoli. Alle bellezze storiche si uniscono quelle enogastronomiche e naturalistiche, grazie ad una rete di sentieri che vi accompagnano alla scoperta delle frazioni intorno, anch’esse zone di caccia al pregiato tubero.

Azienda agricola Pietro Beconcini
Agriturismo Montalto
Agrisole – Podere Pellicciano

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