Itinerari

Dai mulini a vento alla “trina d’Irlanda”: 7 cose da sapere su Lajatico


Lajatico, situato tra la Valdera e la Valdicecina, è un antico borgo medievale, meta ideale per trascorrere alcuni giorni in totale relax alla riscoperta di antichi sapori e vita sana. Oltre ad essere conosciuto nel mondo grazie all’illustre cittadino Andrea Bocelli, Lajatico offre al visitatore anche altre ricchezze.

1. Il borgo

Risalendo per 3 km. la strada provinciale dalla piccola frazione di La Sterza, si arriva a Lajatico. Troviamo subito la Pievania di S. Leonardo (risalente al XIII sec.), proseguendo per poche centinaia di metri si arriva nella piazza, fulcro vitale del paese, in cui il trascorrere delle ore viene scandito dal rintocco della campana in bronzo che risale al 1279 e che ancora oggi si trova sulla sommità della Torre Civica sorretta da un castello in ghisa.

Dalla piazza si possono visitare il Borgo e il Castello, dove è possibile ammirare ARTINSOLITE, piccole installazioni di opere moderne.

Interessanti da vedere all’interno del paese sono le antiche Fonti, il Palazzo Comunale il Palazzo Pretorio.


2. I mulini di Orciatico

Orciatico

A 7 km. da Lajatico sorge Orciatico, antico borgo longobardo dove è possibile visitare i resti di antichi Mulini a vento, la Torre del Castello e la MOfeta dei Borboi, un’area caratterizzata da fenomeni derivanti dall’emissione di anidride carbonica.

Nelle notti stellate dall’osservatorio astronomico si può ammirare la volta celeste.

Dal 2020 ad Orciatico è attiva un’area camper attrezzata dove sostare durante la vostra visita nel territorio di Lajatico.


3. Il Teatro del Silenzio

Il Teatro del Silenzio di Lajatico è un anfiteatro naturale, ricavato nella splendida cornice delle colline di Lajatico,nato per volontà dell’Arch. Alberto Bartalini e del Maestro Andrea Bocelli.

E’ situato su una collina ad un chilometro e mezzo dal centro abitato; è un teatro completamente naturale, costituito essenzialmente da un laghetto, una volta utilizzato dagli agricoltori come abbeveratoio per gli animali, al cui centro campeggia una scultura monumentale di un artista contemporaneo, diversa per ogni anno, scelta in base al tema dell’edizione. Il tutto è circondato da un fondale di blocchi di travertino toscano che ricorda un luogo di culto antico o un megalite del Neolitico.

Teatro del Silenzio

Un panorama di ineguale bellezza che offre una visuale di 180 gradi sulle colline di uno dei versanti più belli del territorio, quello di Volterra e le sue balze. Un progetto di eco-architettura e Land art che non ha minimamente sconvolto l’ambiente naturale, anzi piuttosto lo ha posto al centro dell’attenzione, da integrare per un giorno all’anno con quanto necessario alla produzione tecnica di uno spettacolo di livello internazionale. Al termine dello spettacolo ogni anno, nel massimo rispetto dell’ambiente, il tutto viene rimosso la notte stessa e ripristinato lo stato naturale, tornando ad essere un luogo di silenziosa meditazione e riposo dell’anima.

Un progetto “silenzioso”, in uno spazio che per quasi un intero anno resta intatto nella sua perfetta armonia, animandosi per pochi giorni di personaggi del bel canto, della musica e della danza, nazionali ed internazionali.

Un piccolo gioiello paesaggistico dell’entroterra Volterrano nel cuore della Toscana.


4. La Banca Popolare di Lajatico

La Banca Popolare di Lajatico è, per il territorio, un’istituzione, non solo per la sua attività imprenditoriale, ma anche per l’attenzione che riserva alla divulgazione della cultura.

“IL PROGRESSO DEI POPOLI E’ UN PROBLEMA DI EDUCAZIONE”…questo sosteneva, alla fine dell’800 il Dott. Guelfo Guelfi, fondatore della Banca Popolare di Lajatico. Nonostante siano trascorsi più di 130 anni dalla sua nascita, Banca Popolare di Lajatico, ritiene ancora che la divulgazione della cultura – nelle varie forme in cui essa si esprime -, al pari dell’espansione economica e della crescita finanziaria, siano, siano state e saranno elementi fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio, di coloro che lo abitano e quindi del tessuto economico e sociale.

Fu fondata il 14 settembre 1884 per iniziativa di un gruppo di soci coordinato dal Dott. Guelfo Guelfi, medico condotto del Comune. L’iniziativa faceva seguito alla costituzione della “Società per l’Educazione del Popolo”, pensata dallo stesso Guelfi per aumentare l’istruzione e ridurre l’analfabetismo. Il suo motto era infatti: “Il progresso dei Popoli è un problema di educazione”. A questa seguì l’istituzione di una “Cassa Mutua” che aveva lo scopo di sostenere finanziariamente le famiglie degli operai e contadini nei periodi in cui non avevano possibilità di lavorare. Quindi, qualche anno dopo, nacque la banca sotto forma di Società Anonima Cooperativa di Credito, avente per scopo l’esercizio del credito agli azionisti per mezzo della mutualità e del risparmio. La Banca  Popolare di Lajatico viene immediatamente considerata, dai soci e da tutti gli abitanti della zona, come un bene proprio da difendere e sostenere in quanto strumento di progresso indispensabile per l’avvio di un processo di rilancio della zona da sempre al margine, svantaggiata ed anche dimenticata.


5. La Trina d’Irlanda

La trina d’Irlanda è una particolare lavorazione ad uncinetto  nata come merletto di Lajatico sin dai primi anni del XX secolo. Consiste in un pizzo leggerissimo e delicato e lo caratterizzano forme come il “ferrino”, la “rotina”, la “margherita”, la “rosellina”, il “quadrettino” e la “chiocciola”. Abbinabile in particolar modo a stoffe di lino e seta, insieme ai lavori all’uncinetto, ha rappresentato e rappresenta  un prezioso elemento del corredo per molte famiglie.

La Trina d’Irlanda venne introdotta a Lajatico negli anni ’20, grazie ad una nobildonna, Enrichetta Gotti Lega, la quale, di ritorno da un viaggio in Irlanda, pensò di istituire una scuola nella quale si creassero lavori di trina d’Irlanda. Coinvolse molte donne di Lajatico che nei pochi ritagli di tempo si riunivano per creare veri e propri capolavori per i corredi. Dal 1920, anno della nascita della scuola, fino al 1970, anno della sua chiusura, l’esperienza di alcune donne ha fatto sì che questi lavori tutt’oggi vengano ancora creati.

6. Le feste paesane

Oltre al Teatro del Silenzio e ad alcune serate correlate e concentrate nel periodo vicino al concerto, Lajatico offre altri eventi:

  • Il terzo fine settimana di giugno, da oltre 30 anni, la “Festa della Bruschetta”, dove  potrete gustare ottimi piatti della tradizione;
  • Il primo sabato di settembre “LJKE EAT – sapori dal mondo”, uno  street food internazionale, nato nel 2018, in cui a cucinare sono gli stessi cittadini stranieri residenti nel comune di Lajatico;
  • La terza domenica di ottobre la “Sagra delle Castagne”, appuntamento imperdibile ad Orciatico per degustare  prodotti tipici e le buonissime caldarroste.

7. La Rocca di Pietracassia

Rocca di Pietracassia

La Rocca di Pietracassia, gioiello di fortificazione medievale posta nel territorio di Lajatico.

L‘intero complesso poggia su un enorme masso di alberese sul cui lato Nord fu edificata la torre di avvistamento divenuta in seguito il mastio della rocca e che costituisce la parte più antica di tutto il complesso architettonico.

La torre, posta nel luogo più alto della struttura, costituiva un valido punto di controllo sulla strada che corre lungo la Sterza collegando la Val d’Era con la Val di Cecina.

Le caratteristiche ambientali del territorio offrono innumerevoli possibilità di riposo e di svago.

In ogni stagione si possono ammirare e gustare le bellezze del paesaggio, i vari itinerari naturalistici e i percorsi trekking, le variopinte colline, i folti boschi popolati da varie specie animali.

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