La memoria della tradizione dellโalabastro, come scoprirete percorrendo questo itinerario, รจ conservata nelle tre sedi dellโEcomuseo dellโalabastro dislocate tra Castellina Marittima, Santa Luce e Volterra.ย Visitarle significa capire come questa pietra traslucida abbia profondamente influenzato lโeconomia e la vita di intere comunitร . Se Castellina Marittima rappresenta la fase dellโescavazione e Santa Luce quella di archivio dei documenti, Volterra รจ il terminale della sua lavorazione e commercializzazione.
SANTA LUCEย
Il punto museale, ospitato nellโex palazzo municipale, รจ un archivio d’area che riporta la documentazione relativa alla escavazione nelle cave di alabastro. Per recuperare questa pietra si costruivano gallerie sotterranee scavate con esplosioni talvolta pericolose, ma che garantivano lโestrazione di ovuli quasi perfetti da destinare alla lavorazione. Nei dintorni, si suggerisce una visita alla vicina Riserva Naturale LIPU, luogo ideale per famiglie e amanti del birdwatching.
CASTELLINA MARITTIMAย
Il punto musealeย presso lโex Palazzo Opera “Massimino Carrai” propone un itinerario della escavazione. Nella valle del torrenteย Marmolaio si trova la cava del Massetto, lโunica cava ancora esistente di โScaglioneโ (una delle migliori qualitร di alabastro).ย Castellina Marittima รจ luogo anche di belle escursioni tra i boschi a piedi o in bicicletta, lontano dal rumore della vicina costa tirrenica.
VOLTERRAย
La sede dell’Ecomuseo dellโAlabastroย รจ allestito nella medievale casa-torre Minucci (la stessa della Pinacoteca). E’ un particolare โmuseo di archeologia commercialeโ che dagli Etruschi porta ai tempi nostri.ย All’alabastro รจ strettamente legato Palazzo Viti, acquistato nel 1850 dalla famiglia Viti grazie alla enorme fortuna economica del mercante di alabastro Giuseppe Viti.ย Il palazzo รจ stato anche il set del film diย Luchino Viscontiย โVaghe Stelle dellโOrsaโ conย Claudia Cardinaleย eย Jean Sorelย (1964).ย E anche il Museo Etrusco Guarnacciย il cui nucleo รจ costituito da circa 600 urne funerarie etrusche, tra cui molte in alabastro perchรฉ facile da modellare e da dipingere.
Non resta che portare a casa un ricordo della “pietra di luce” dalle botteghe artigiane nel centro storico, come quelle che aderiscono alla Associazione Arte in Bottega o alla Cooperativa Artieri di Alabastroย dove ancora si respira un’atmosfera che riporta al passato, mentre si assiste in diretta alla creazione di un oggetto.
- Cava di alabastro
- Ecomuseo Alabastro
- laboratorio alabastro
La magia dell’alabastro
Consorzio Turistico Volterra
Trekking urbano e alabastro
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Alabastro & Gold Experience
Asti Viaggi
Info
0588.86099
Consorzio Turistico Volterra
info@volterratur.it
www.volterratur.it
Forse non tutti sanno che..
Lโalabastro รจ una roccia di origine gessosa originata dalla sedimentazione di grandi quantitร di solfato di calcio presenti nelle acque marine circa 60 milioni di anni. Gli Etruschi avevano giร sfruttato la bellezza di questa pietra. Insieme agli Egizi, erano stati i primi a capire che lavorando lโalabastro potevano dar vita a raffinate decorazioni, nel loro caso rivolte a decorare i monumenti funerari.
