Il nome «Ciliegia di Lari» (IGP) è registrato nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. Così si legge all’Articolo 1 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

Un bel risultato per i produttori e per il territorio
La Ciliegia di Lari ce l’ha dunque fatta: ha ottenuto il marchio IGP che garantisce e valorizza a livello europeo la qualità del frutto di questo territorio delle Terre di Pisa.
Un bel risultato che corona il lavoro attento del Comitato per la Tutela e la Valorizzazione della Ciliegia di Lari che riunisce i produttori di Lari, dove sono presenti ben 14 varietà autoctone che vanno a costituire parte dell’attuale produzione di ciliegie, come la Papalina dal rosso cupo, la Crognolo rossa lucente, la famosa Marchiana di Lari, la Morella, la Gambolungo, la Cuore, Del Paretaio, Di Giardino, Di Nello, Di Guglielmo, Orlando, Precoce di Cevoli, Siso, Usigliano.
Un percorso iniziato nel 2014
Il percorso per l’ottenimento del Marchio IGP è stato avviato nel 2014 e ha visto il lavoro di Comitato e Amministrazione quotidiano e sinergico fino ad oggi.