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Visite guidate area archeologica di Santa Mustiola | Peccioli

18/05/2024 - 19/05/2024 ore: 10:00 - 14:00

scavi Santa Mustiola, Ghizzano , Peccioli


Venerdì 13 settembre alle ore 21.00 lo scavo di Santa Mustiola sarà aperto per una visita guidata e intrattenimento musicale dal vivo a cura dell’Accademia Musicale Alta Valdera.

Il sito archeologico si trova su una collinetta al confine tra le province di Pisa e Firenze lungo una delle strade più importanti che un tempo conduceva a Roma. Da questo scavo emergono reperti in grado di raccontare la storia del territorio in diverse epoche. Dalla cisterna romana, unica nel suo genere in tutta la Valdera, passando per i segni dell’insediamento dei Longobardi fino alla chiesa, edificata intorno all’anno Mille, poi crollata e le cui pietre potrebbero essere state saccheggiate e utilizzate dalla popolazione locale in tempi più recenti per costruire alcune delle case di Ghizzano.

Lo scavo del cimitero, che circonda su tutti i lati dell’edificio della chiesa, testimonia come molti esponenti delle classi sociali agiate avessero scelto questo come loro luogo di sepoltura. Se con la scoperta nel 2014 della cosiddetta “tomba di Isadora” e del suo eccezionale corredo (esposto al Museo Archeologico di Peccioli) potevamo attribuire a una casualità l’aver sepolto una giovane aristocratica nei pressi di una piccola chiesa di campagna, le successive scoperte di altre tombe ha evidenziato un’azione volontaria nella scelta di questo luogo. Nello scavo è stata portata alla luce una sepoltura di soli uomini, probabilmente esponenti di più generazioni della stessa famiglia, ospitati all’interno di un cassone in laterizio che presenta una rottura di un cedimento strutturale. Lo stesso, forse, che potrebbe aver generato il crollo dell’edificio sacro già nel corso delle fasi finali del Medioevo.

Uno degli elementi di maggiore interesse, che riguarda le visite guidate è la cisterna romana in coccio risalente al I secolo d.C. Un unicum nel territorio rurale della Valdera. La struttura, che serviva in epoca romana per approvvigionare di acqua le strutture che dovevano trovarsi ai piedi del colle, venne a perdere progressivamente la sua funzionalità. Diventando così uno spazio usato dai longobardi come piccola discarica per gli oggetti di uso quotidiano, come piatti e resti di pasto.


 

 

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