02/12/2023 - 03/12/2023 ore: 21:00 - 23:00
Centro storico San Miniato, centro, piazze e luoghi limitrofi, San Miniato
Il sistema museale civico di San Miniato comprende quattro siti: Rocca di Federico II, Museo del Palazzo Comunale, Museo della Memoria, Museo della Scrittura.
San Miniato si unisce alle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita dell’artista toscano Galileo Chini con una serie di visite guidate speciali al Museo di Palazzo Comunale. Artista eclettico e poliedrico, protagonista del Liberty, Chini fu grandissimo decoratore, ceramista sublime, illustratore, scenografo, ma anche urbanista e uomo di grande impegno civile.
Sabato 2 e domenica 3 dicembre i visitatori possono scoprire il lavoro di Chini con una visita guidata dedicata. Partenze alle 11 e alle 16, la visita è compresa nel prezzo del biglietto, obbligatoria la prenotazione. Info e prenotazioni: 3453038991 o sistemamuseale@comune.san-miniato.pi.it. Massimo 25 persone per visita
Sabato e domenica sia il Museo di Palazzo Comunale che gli altri musei civici saranno aperti con orario continuato dalle 10 alle 17. a partire dalla Rocca di Federico II, simbolo della città, costruita tra il 1217 e il 1223, si può visitare fino in cima e godere di un eccezionale panorama. Da non perdere il Museo della Memoria che custodisce testimonianze documentali e interattive della storia più recente, con particolare riferimento ai fatti della Seconda Guerra Mondiale, ai valori dell’antifascismo e della Resistenza.
Nella Sala della Sette Virtù del Palazzo Comunale Chini lavorò nel 1897 e nel 1898 per restaurare gli affreschi medievali: stemmi e insegne araldiche apposti dai Vicari fiorentini e la Vergine che allatta il bambino circondata dalle Virtù teologali e cardinali. L’uniformità dell’apparato decorativo che oggi ammiriamo si deve alla bravura di Galileo Chini, che aveva iniziato il lavoro insieme allo zio Dario poi scomparso prima della fine del restauro. La Sala fu riportata alla bellezza originaria in un momento storico caratterizzato dall’ammirazione e dallo studio dell’arte e della cultura medioevale e dei liberi comuni. Chini si firmò in una delle specchiature a finto marmo della zoccolatura della sala. Il rapporto con San Miniato continuò negli anni successivi con altri lavori affidati all’artista.
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