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Capodanno Pisano | Pisa

25/03/2025

Centro storico Pisa, centro, piazze e luoghi limitrofi, Pisa


Avete mai sentito parlare del Capodanno Pisano? Dovete sapere che il Calendario Pisano faceva iniziare l’anno il 25 marzo (festa dell’Annunciazione della Vergine Maria) anticipandone di nove mesi e sette giorni l’inizio rispetto al calendario tradizionale. Si ottenne così l’Anno Pisano ab Incarnatione Domini (o Christi).

Correva l’anno 985

Il primo documento che lo attesta risale all’anno 985. Rimase in vigore per secoli anche nelle terre appartenenti alla Repubblica di Pisa: la costa fra Portovenere e Civitavecchia, Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Corsica, Sardegna, Baleari, Gaeta, Reggio Calabria, Tropea, Lipari, Trapani, Mazara, Tunisia, Algeria, Egitto, Palestina, Siria, la città di Azov (sulla foce del fiume Don) e Costantinopoli, dove i Pisani furono gli unici occidentali a potersi stabilire, insieme ai Veneziani.

Il Calendario Pisano fu abolito nel 1749 per decreto del Granduca Francesco Stefano di Lorena, con il quale fu ordinato che in Toscana il nuovo anno cominciasse il primo gennaio 1750, secondo il calendario gregoriano. Solo negli anni ’80 del Novecento si tornò a parlare di questa ricorrenza e da allora il Capodanno è tornato ad essere festeggiato con iniziative culturali in anticipo sul resto del mondo.

L’Anno inizia a mezzogiorno

L’inizio dell’Anno Pisano è scandito da un orologio solare e inizia non a mezzanotte ma a mezzogiorno, quando un raggio di sole entra in Cattedrale dalla “finestra aurea” e colpisce una mensola a forma di uovo posta sul pilastro vicino al Pergamo di Giovanni Pisano. L’evento è preceduto da un corteo storico della Repubblica Marinara e dai gonfaloni dei comuni pisani, celebrato con breve cerimonia religiosa che termina alle 12 esatte.


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