Uliveto Terme si trova in uno scenario particolarmente suggestivo, tra le pareti a picco del Monte Pisano e un’ansa dell’Arno. Per secoli i suoi abitanti si sono dedicati allo sfruttamento delle cave di pietra oppure al loro trasporto via fiume (chiamati navicellai, come a Calcinaia).
In paese si trova la Chiesa di San Salvatore edificata nell’Ottocento su una preesistente del sec. XI i cui resti sono visibili sul lato opposto della strada. L’interno, a navata unica e transetto, custodisce diverse tele, tre tabernacoli settecenteschi. Poco lontano si trova la Chiesa della SS Annunziata anch’essa di epoca medievale, ma ristrutturata nel Settecento, con due confessionali in pietra serena e un altare del Seicento.
L’acqua termale di Uliveto
Tuttavia, l’attività che contraddistingue Uliveto è quella legata alla sua acqua, rinomata da secoli per la fonte termale di acqua bicarbonato-alcalino-ferrosa, originariamente sfruttata per la cura di alcune malattie della pelle, e in seguito divenuta famosa grazie alle proprietà coadiuvanti della digestione.
Le prime testimonianze scritte in cui si fa cenno a un “Bagno Antico” in zona, risalgono al Medioevo, e sono riportate dallo storico Ludovico Muratori che nel Seicento fa riferimento alla chiesa di San Martino di Noce, caratterizzata dall’architettura in stile romanico e risalente all’VIII secolo.
Uliveto vide nell’Ottocento il fiorire di una vera e propria attività economica legata alle sue acque salutari: non più soltanto la balneazione o la cura idropinica, ma anche l’imbottigliamento. Le prime bottiglie di acqua della fonte furono messe in commercio dagli allora proprietari del primo stabilimento, la famiglia Grassi Marinai, e cominciarono a diffondersi tanto che, alla fine del secolo, il paese divenne una delle mete del turismo termale europeo. Il primo impianto di imbottigliamento industriale nacque nel 1910.
L’ efficacia come cura idropinica nel trattamento dell’apparato gastroenterico è stata scientificamente dimostrata grazie alla presenza di calcio e bicarbonati. Oggi l’acqua di Uliveto è effervescente naturale e microbiologicamente pura. Gli analisti effettuano analisi chimiche, chimico-fisiche, batteriologiche, organolettiche. L’acqua è sottoposta ad un piano di controlli di qualità giornalieri tramite un sistema di qualità che è certificato secondo la norma.
All’interno dello stabilimento si trovano gli impianti sportivi (tra cui la piscina all’aperto aperta in estate) e la graziosa Chiesa romanica di San Martino al Bagno costruita nel XII secolo in conci di pietra verrucana. L’interno a navata unica conserva una raffigurazione della Deposizione collocata sopra l’altare maggiore.
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