Attrazioni

Pisa | Domus Mazziniana

La Domus Mazziniana, monumento nazionale dal 1910, si trova nel Palazzo Nathan-Rosselli, dove morì Giuseppe Mazzini nel 1872 dopo avere trascorso a Pisa gli ultimi anni in incognito sotto il falso nome di George Brown.

La storia, dalla distruzione del 1943 alla ricostruzione

L’edificio, totalmente distrutto nel bombardamento del 1943, è il risultato di una ricostruzione post-bellica, inaugurata nel 1952 dal Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi. Da allora è sede di un’istituzione culturale volta allo studio del pensiero di Mazzini, alla conservazione e diffusione delle sue opere, tra cui la rivista semestrale del Bollettino.

La Domus propone attività completamente gratuite e adatte a tutti gli ordini e gradi e può essere rimodulata e personalizzata d’intesa con gli insegnanti sulla base di specifiche esigenze didattiche. Dispone di una sala conferenze e di una sala seminari. Ambedue le sale, compatibilmente con le esigenze di servizio dell’Istituto, sono disponibili gratuitamente.

Sulla facciata spicca una caratteristica ed originale decorazione in acciaio che riporta un testo della “Giovane Italia”.


Museo

Il museo, non opere d’arte ma storia di una vita

La Domus ospita un museo, dove è possibile ripercorrere la vita di Giuseppe Mazzini e ricordare i momenti più importanti del Risorgimento italiano grazie all’ausilio di documenti, oggetti personali, lettere e fotografie.

Il museo racconta la storia di una vita: c’è il Mazzini critico d’arte, critico letterario, teorico della musica e il Mazzini che costruisce la sua rete di covi e rifugi in Svizzera, studia mappe militari, organizza sempre nuove associazioni patriottiche per l’azione rivoluzionaria.

Ecco quindi che il museo ha come obiettivo quello di narrare la figura di Mazzini nella sua complessità di uomo politico e artistico, con intento didattico e divulgativo.


La biblioteca

L’annessa biblioteca raccoglie oggi oltre 40.000 volumi, tra cui giornali e periodici, di indirizzo democratico-repubblicano, mentre l’archivio cataloga oltre 87.000 documenti. La biblioteca offre il servizio di “Digital Document Delivery” per gli utenti che non possono recarsi in sede.

Foto di apertura: Busto di Mazzini, Museo Domus Mazziniana – ©Federigo Federighi – Wikimedia Commons

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