Sul Lungarno Pacinotti è impossibile non notare uno degli edifici più caratteristici: Palazzo Agostini Venerosi della Seta, grazie al colore rosso dei laterizi, le finestre in stile gotico, gli elementi architettonici molto particolari. La sua costruzione risale al Trecento, quando la nobile famiglia pisana degli Astai decide di costruirsi un palazzo accorpando alcune case torri. Nel 1496 ne diventano proprietari Mariano e Pietro Agostini, una ricca famiglia dei commercianti di seta, che danno al palazzo il nome che è arrivato fino a noi.
Palazzo Agostini ha svolto nei secoli un ruolo importante in città. Il piano terra era la sede del Caffè dell’Ussero, nato nel 1775: è il terzo caffè più antico di Italia dopo il Florian di Venezia (1720) ed il Greco di Roma (1760). Tra fine Settecento e metà Ottocento il Caffè fu laboratorio delle idee illuministe e risorgimentali italiane. Qui si organizzò la spedizione del battaglione Universitario a Curtatone e Montanara. L’adozione del nome si deve alla documentata presenza di usseri esploratori francesi che abitavano il palazzo in una locanda al suo interno. Era conosciuto anche come “Caffè dell’Unione”, perché ospitò le riunioni del primo Congresso Italiano degli Scienziati del 1839. Tra i suoi “habitué” risorgimentali Domenico Guerrazzi, Giosuè Carducci, che qui creò un poema eroicomico, e Giacomo Mazzini.
Sul retro si trova il Cinema Lumière, il più antico d’Italia. Nato nel 1905 nei locali ristrutturati del Caffè dell’Ussero, il Cinema ha ospitato l’anno dopo il primo esperimento di sonorizzazione di pellicole a opera del professor Pietro Pierini. Da allora il Cinema ha cambiato più volte nome, è sopravvissuto alle bombe della Seconda Guerra Mondiale. Oggi il Lumière è diventato spazio di eventi e intrattenimento, un live club che propone concerti di artisti di livello nazionale e internazionale ma anche presentazioni di libri, corsi di teatro, degustazioni di vini e prodotti tipici.