La storia delle Serre è fortemente collegata alla Fattoria di Peccioli che a partire dal XV secolo, grazie agli investimenti dei nobili casati fiorentini, conobbe un forte sviluppo. Prima testimonianza un documento che censisce la fattoria come una delle proprietà della famiglia de’ Medici nel 1547 attribuendo ai poderi i nomi che ancora oggi conosciamo.
Le Serre rimasero proprietà del Granduca di Toscana fino al 1775 quando furono cedute alla ricca famiglia dei Berte, commercianti di Livorno. Le Serre sono sempre state luogo importante per gli abitanti di Peccioli che qui lavoravano, abitavano e celebravano ricorrenze religiose e festività. Molti i casolari abitati dai mezzadri, vi sorgeva una scuola, una fornace, un mulino a tre pale sul fiume Era e la Chiesa di San Michele ribattezzata in seguito Chiesa della Madonna delle Serre. I primi documenti che attestano la presenza della chiesa risalgono ad una cronaca del 1618 nella quale si descrive un Oratorio di San Michele alle Formiche nella tenuta delle Serre e già allora si menzionava una tela raffigurante “La Madonna con il Bambino attorniata dai santi”. Il quadro è tornato all’interno della chiesa dopo essere stato restaurato presso il laboratorio del Museo di Palazzo Pretorio.
Le principali colture erano quelle dell’uva, degli ulivi, del grano, dell’orzo, dell’avena e della barbabietola da zucchero. Oltre al bestiame era presente anche l’allevamento del baco da seta e tutta l’area era luogo di battute di caccia alla lepre, al fagiano e alle starne.
Le tenuta delle Serre, 900 ettari di verde che iniziano in prossimità dell’Anfiteatro di Fonte Mazzola, offre agli amanti delle passeggiate a piedi e in bicicletta un cammino nella natura in sicurezza e tranquillità lungo il quale si trovano anche cinque piazzole attrezzate con tavoli, sedie e gazebo. Due sono i percorsi naturalistici: Il Bosco di Ortaglia e l’Anello della Strada Bianca che circonda la valle, rispettivamente di 3km e 7Km lungo i quali si trovano cinque aree di sosta attrezzate e zone picnic.