Non lontano da Monteverdi Marittimo, in Val di Cornia, ecco spuntare Canneto, pregevole esempio di borgo-castello, circondato dalla sua cinta muraria con un suggestivo percorso sia interno che esterno.
Canneto, tra arte storia e natura
Questo grazioso borgo dalla storia millenaria presenta una particolare urbanistica di forma ellittica, con case-torri e la graziosa Pieve di San Lorenzo. che conserva una croce astile in rame dorato del tredicesimo secolo, così chiamata perché decorata su entrambi i lati per essere portata in processione (come quella che si svolge ogni tre anni). Rimasta a lungo abbandonata è stata oggi restaurata.
Lo sviluppo urbanistico ha sfruttato le mura della rocca senza snaturarle, allargando le feritoie e le guardiole ad uso finestre.
La natura selvaggia del territorio, a ridosso dell’aspro versante delle Colline Metallifere, rendono il borgo meta particolarmente indicata per gli appassionati di trekking e cicloturismo.
I boschi e la macchia mediterranea bagnati da corsi d’acqua sono l’habitat ideale per la flora e la fauna tipiche della fascia costiera.
Canneto e il legame indissolubile con l’abbazia di San Pietro
La nascita di Canneto risale attorno all’anno 1000, ma i primi insediamenti sono più antichi. La sua storia è legata alla vicina Abbazia di San Pietro e alle alterne vicende di momenti di gloria e di disgrazia dei monaci. In posizione panoramica, è uno dei rari esempi di monasteri fortificati giunti ai giorni nostri. La grande torre difensiva che sovrasta il campanile ne è testimonianza.
La fondazione del monastero benedettino risale al 754 ed è legata alla figura di San Walfredo, ritenuto capostipite dei conti della Gherardesca. Nell’ XI secolo acquistò notevole importanza, ma a causa degli assalti delle truppe pisane e fiorentine il monastero fu abbandonato nel 1561.
Architettura, come si presenta oggi l’Abbazia
L’interno era formato da una sola grande navata con unica abside. La facciata e la copertura sono scomparse, mentre rimangono parti del fianco sinistro e del transetto. Il paramento murario è in conci di alberese che sul piano destro si alternano in bicromia a fasce di laterizio. Sono visibili l’abside della chiesa, la torre campanaria, la torre difensiva e i resti delle murature del portico e del refettorio.
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