La Rocca di Pietracassia rappresenta un formidabile esempio di architettura alto-medievale, tra le prime fortificazioni longobarde realizzate in Toscana (1028).
La pietra “rotta”
Il nome di Pietracassia, “pietra cassa, cioè rotta” deriva dalla fenditura che si trova sul masso. La posizione rivela il suo ruolo strategico: a più di 530 metri di altezza permette di tenere d’occhio tutta la Valdera e gran parte della Val di Cecina fino a Volterra. Era imprendibile: un dirupo la proteggeva dagli attacchi a nord, mentre una spessa cinta muraria la difendeva dagli assalitori.
La struttura della fortezza è realizzata con grandi conci di pietre calcaree e di pietra alberese, lavorate e reperite nelle cave della zona. Ha una massiccia forma squadrata con la facciata principale rivolta verso sud, a cui si accede attraverso un pregevole arco gotico. Intorno si notano ancora evidenti tratti delle due cortine murarie del XII secolo.
Alle due estremità della rocca, collegati da possenti mura, i resti di due torrioni a pianta quadrata quello di ponente e l’altro di forma eptagonale, esclusivo caso in Toscana. Le feritoie presenti sono state aperte in epoche successive. Della struttura odierna si distinguono la rocca in sé e il castello, costruiti in due momenti diversi. Inizialmente nelle mani del vescovo di Volterra, passò ai Pisani quindi ai Fiorentini, per poi cessare la sua funzione difensiva. Anche se oggi la Rocca è quasi distrutta, quel poco che rimane testimonia la grandezza e l’imponenza che doveva avere nel pieno del suo splendore.
Come arrivare:
Da Lajatico, seguire i cartelli indicatori. Dopo aver lasciato la strada principale si prosegue a piedi sullo sterrato per circa mezz’ora, seguendo un sentiero ombreggiato da querce.
Info:
Ufficio Turismo Lajatico
0587.643121
www.lajaticotoscana.it
info@lajaticotoscana.it