La chiesa romanica di San Iacopo in Lupeta sorge a circa 1 km da Vicopisano. Fu costruita in epoca longobarda e in origine dedicata a San Mamiliano, come ancora ricorda l’iscrizione iscritta sull’architrave del portale principale. Il culto di questo santo era diffuso soprattutto nell’Arcipelago Toscano e in Alto Lazio. Documentata già nell’VIII sec. era annessa al complesso monastico degli Eremiti Agostiniani. Intitolata a San Iacopo nella prima metà del Quattrocento, poco tempo dopo cominciò a decadere a causa delle continue guerre tra Pisa e Firenze. Nell’Ottocento i resti dell’antico monastero vennero trasformati in una grande casa colonica, poi in una villa privata.
La chiesa ha pianta a tau (T) e muratura in conci di calcare verrucano. Il portale è incorniciato da lesene, una delle quali con una testa di animale cornuto a rilievo, sovrastato da un ricco architrave decorato che faceva parte della chiesa più antica, insieme a una bifora e un bassorilievo dell’VIII-IX secolo raffigurante una scena biblica. Il massiccio campanile, simile ad una torre difensiva, fu abbassato di altezza a seguito di una mina fatta esplodere dai Nazisti in ritirata nel 1944.
L’interno, a navata unica e senza abside presenta capitelli riccamente decorati a motivi vegetali e animali. Conserva affreschi trecenteschi, staccati e ricomposti su tavola, raffiguranti alcuni santi; un Santo Vescovo, forse San Mamiliano, San Giovanni Battista e un frammento di San Girolamo. Lungo la parete destra si segnala una mensola a rilievo rappresentante la Dextera Domini (X secolo) e una lastra figurata con una scena simbolica che pare alludere alla Passione di Cristo (IX-X secolo).
Aperta in occasioni speciali, come la festa di fine luglio.
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