Buti era rinomato in passato per la lavorazione dei cesti, un mestiere sviluppatosi a fine Ottocento grazie ai fratelli Filippi, maestri cestai che conquistarono Europa e Stati Uniti.

Cesti e corbelli
La manualità dei maestri cestai
L’arte dei cestai consisteva nella produzione di cesti intrecciando canne e stecche di castagno la cui forma del fondo si diversificava a seconda dell’uso a cui erano destinati. Come il corbello, un cesto rotondo usato per trasportare frutti e patate fatto con spazi vuoti nell’intreccio in modo da garantire ai prodotti una buona areazione. Oppure la gavagna, una cesta di grosse dimensioni con il fondo arrotondato, utilizzata per il trasporto di uva.
La schiappatura
Per rendere il lavoro più agevole, i tronchi tagliati ( “pedoni”) venivano bagnati con acqua piovana in maniera tale che le fibre potessero mantenere elasticità. Successivamente erano messi nei forni a legna per essere preparati alla “schiappatura”, un procedimento attraverso il quale i pedoni erano suddivisi in lamine sottili per essere intrecciate facilmente.
Un settore attualmente indebolito, con la chiusura di tanti laboratori e la resistenza di pochissimi artigiani.