L’oratorio, conosciuto anche col nome di Madonna di Vaicella, si trova all’ingresso del paese di Lari. E’ stato costruito sul bivio di due strade e al posto di una chiesa preesistente. Rappresenta un esempio notevole di architettura minore barocca.
Due grate simmetriche al portone d’ingresso dimostrano che l’oratorio era considerato un importante santuario del culto mariano: i pellegrini, arrivati dai paesi circostanti, potevano venerare la vergine dal portico, anche se la chiesa era chiusa. Nel XVII secolo la venerazione tributata dai fedeli alla Madonna della Neve era molto importante, tanto che si ritenne opportuno ampliare l’oratorio, insufficiente a contenere tutti i devoti. L’oggetto di culto è costituito da un affresco della Madonna col Bambino, ancora non datato né attribuito.
L’edificio è stato completamente restaurato a metà Settecento. L’interno conserva l’altare maggiore in marmo su disegno attribuito all’artista pisano Francesco Melani, un pregevole coro di Giovanni Cremoni e un’acquasantiera ricavata da un capitello dell’antica chiesa di San Bartolomeo di Triano oggi scomparsa.