L’eremo si trova nella Val Graziosa, nei pressi di Calci sul Monte Pisano dove nel Medioevo sorsero diversi eremiti o piccole comunità di monaci che vivevano in povertà, dediti alla solitudine e alla preghiera ma anche al servizio degli abitanti nelle vicinanze. Il romitorio deve il nome, Costa d’Acqua, alle sorgenti che sgorgano nella zona.
Si ritiene che la costruzione della chiesa risalga ad epoca precedente il Mille. L’eremo, prima dedicato ai Santi Jacopo e Verano, è considerato uno dei più antichi dei Monti Pisani, insieme all’Eremo di Mirteto, col quale presenta forti analogie sia nella fattura che nell’iconografia. Nel 1212 l’eremo fu dedicato a San Bernardo di Chiaravalle, col quale è conosciuto oggi. La tradizione racconta che San Bernardo visitò e soggiornò in questo luogo durante il sinodo di Pisa nel 1135 indetto da Papa Innocenzo II. Con la crisi degli eremitaggi l’edificio passò sotto i Benedettini e gli Olivetani per passare a proprietà privata a fine XVIII secolo. Oggi è gestito da cooperativa agrituristica.
Il 20 agosto di ogni anno il Prevosto di Calci vi celebra la messa dedicata a san Bernardo.
Il piccolo edificio in stile romanico pisano, costruito con conci squadrati in verrucano, si presenta a una navata e privo di abside. In facciata e sul lato destro sono visibili dei mensoloni che in antichità dovevano sorreggere un porticato in legno. Sulla facciata, un finestrone a forma di croce. Non ha torre campanaria ma un campanile a vela. Sul lato destro si apre una seconda porta e in alto due finestre, la parete di fondo ha una lunga finestra centrale mentre il lato sinistro non presenta aperture.