Castel Tonini è la fortificazione che domina e proteggeva l’antico borgo di Buti ed è ancora presente la porta di accesso al paese.
Buti, antica anima medievale
Il castello ha subito un restauro nei primi del Novecento quando sulla sua mole massiccia si sono stagliate bifore gotiche. Il borgo antico mantiene ancora numerose strade ed edifici che riportano all’antica atmosfera medievale.
La storia, tra conquiste lucchesi, pisane e fiorentine
La struttura di origine medievale ha svolto un importante ruolo strategico tra il XII e il XV secolo durante le vicende belliche tra Lucca e Pisa e poi Firenze. A quell’epoca, insieme a Bientina e Vicopisano, Buti si trovava al centro di un sistema fortificato di otto castelli sulla frontiera tra Pisa e Firenze: Castel di Nocco, Castel Sant’Agata, Panicale, Castellarso (San Cassiano), San Lorenzo in Cintoia, San Giorgio, Farneta (Farneti).
Dal XII secolo Castel Tonini fu assalito a più riprese e conquistato dai lucchesi, poi dai pisani (che lo chiamavano “Castrum Buiti”) e infine dai fiorentini. Per i pisani aveva un’importanza militare e strategica con la volontà di fortificarlo a difesa della Rocca della Verruca, tra Calci e Vicopisano. Nel 1496 i fiorentini invasero Buti e bruciarono in parte questo castello.
L’architettura
Quando Buti non fu più sotto il dominio fiorentino, fu avviata una fase di ristrutturazione secondo i nuovi criteri rinascimentali. Il castello Schiavini Cassi fu costruito nel 1628 dalla famiglia Tonini, e mantenne la sua struttura fino ai primi anni del Novecento, quando in seguito ad un restauro assunse l’aspetto del tipico castello medievale con torri, merlature e bifore.
E’ in corso un progetto di recupero in collaborazione con l’Università di Pisa.
Info: Comune di Buti
0587 722511
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